Cronaca
Mamme da legare: I bambini risentono dell’umore dei genitori
Sin da quando sono rimasta incinta, ho avuto la netta impressione che avrei dovuto dire addio ai miei momenti di malumore. Almeno ufficialmente.
Quando, durante quei famosi 9 mesi, mi innervosivo per qualcosa, sentivo un terremoto nel mio utero, che si calmava solo quando mi forzavo di riprendere a respirare normalmente. Una volta nata la bambina, ho capito che non sarebbe stato sufficiente non urlare, non inveire e non sbattere oggetti vari: avrei dovuto controllare tono di voce, movimenti e perfino espressioni facciali.
Il guaio è che mia figlia mi pianta i suoi occhioni addosso per riportarmi subito all’ordine. Non è il tipo di bambina che ti fa sentire in colpa con lo sguardo languido e triste, è il tipo di bambina che ti dice “Basta”, senza complimenti. Alzo leggermente il tono della voce? Parte subito un “Mamma!” di rimprovero.
Non tollera il nervosismo, punto. Il cattivo umore mi fa distogliere l’attenzione dalla sua persona, e questo non è tollerabile. Quando è lei a farmi innervosire, invece, è molto più tollerante e mi liquida con una bella risata.
Nulla da fare, sarò costretta a trascorrere la sua infanzia svolazzando come Julie Andrews in “Tutti insieme appassionatamente”, facendo piroette e cantando con gli uccellini. Non vedo l’ora che la tengano un po’ le nonne, così potrò litigare col primo che passa.
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