Gravidanza
A che età diminuisce la fertilità femminile?
Dopo i 30 anni la donna vive il primo grande calo di fertilità, per poi averne un altro ancor più significativo dopo i 40 anni.
L’orologio biologico segna sempre la stessa ora, nonostante le donne a causa di una serie di cambiamenti sociali importanti facciano figli sempre più tardi. Molto spesso i problemi legati all’infertilità dipendono dall’aver rimandato troppo il momento del concepimento, non da situazioni patologiche. A che età diminuisce la fertilità femminile?
Ogni donna nasce con un numero predefinito di cellule uovo (riserva ovarica) che, con il passare del tempo, si riduce fino ad esaurimento. Per questo motivo la fertilità delle donne diminuisce a partire dai 30 anni (diciamo che la riduzione quasi del 50 percento), con un calo molto più significativo dopo i 40. Il momento di massima fertilità femminile invece è tra i 20 e i 25 anni. Per darvi un’idea: a 25 anni, a impiegare più di un anno per concepire è solo il 5% delle donne, mentre a 35 anni non riesce a concepire entro un anno il 30% delle donne.
Quando si può parlare di infertilità? È un argomento difficile, anche perché bisogna verificare una serie di fattori, per esempio la frequenza con cui si hanno rapporti. Per convenzione una coppia dopo un anno di rapporti regolari e non protetti non riesce a concepire è in genere considerata infertile. L’ Organizzazione Mondiale della Sanità ha spostato questa soglia a 24 mesi. L’infertilità riguarda circa il 15% delle coppie ed è tendenzialmente in aumento.
Il calo della fertilità è legato all’età anche per gli uomini: spesso donne che hanno partner molto più anziani potrebbero avere difficoltà ad avere bambini proprio per questo motivo.
Via | Salute Gov