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Metodo Estivill per i risvegli notturni: come funziona?
Suscita pareri discordanti ma resta il fatto che il metodo Estivill continui a far parlare di sè: ecco come funziona per i risvegli notturni
Eduard Estivill, autore del libro Fate la Nanna e noto a molti come il “pediatra nazista”, è l’ideatore di un metodo piuttosto duro, al centro di numerose polemiche ma dal quale molte mamme hanno tratto beneficio, riguardante sia il sonno dei bambini che i tanto famigerati risvegli notturni.
Quello dell’addormentamento dei piccoli è un problema per molti genitori, accomunati dal fatto di dover fronteggiare pianti e capricci interminabili al momento della messa a letto.
Ma le difficoltà non riguardano solo tale momento: a creare non pochi disagi sono anche i risvegli durante la notte, che se per i neonati di pochi mesi sono fisiologici in quanto permettono loro di mangiare secondo le proprie esigenze, a partire dai 6 mesi circa possono essere gestiti in maniera diversa.
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Estivill ha ideato un metodo a riguardo che prevede una prima fase relativa ad una messa a letto scandita da una sorta di routine serale: prima un bagnetto rilassante, poi la lettura di una favola e magari qualche coccola, alla quale segue il posizionamento del bambino nel proprio letto e l’uscita dalla camera.
A questo punto è quasi certo che il bimbo inizierà a piangere ma il metodo del pediatra spagnolo “impone” ai genitori di non correre a consolarlo, bensì di resistere alcuni minuti (specificati in una apposita tabella) prima di rientrare.
Una volta dentro sarà vietato toccarlo o prenderlo in braccio: meglio tranquillizzarlo con l’aiuto della propria voce. Fatto questo si potrà uscire dalla stanza, ma nel caso in cui il bimbo inizi nuovamente a piangere si dovrà ripetere lo stesso rituale con la differenza che questa volta si dovrà aspettare qualche minuto in più rispetto alla prima, e così via, fino a quando si sarà addormentato. Metodo piuttosto discutibile, divide i genitori: alcuni ne rimproverano la durezza, altri ne elogiano l’efficacia.
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