Salute e benessere
Vaccino contro la meningite per i bambini, quando si fa e quali sono i rischi
Tra le vaccinazioni consigliate c’è quella contro la meningite. Il piano nazionale prevede la protezione per il sierotipo C. Quando si fa e quali sono i rischi?
Il vaccino contro la meningite è una delle vaccinazione consigliata dopo il compimento del primo anno di vita del bambino. Non è ovviamente obbligatorio, ma come sappiamo non esistono somministrazioni che possono essere definite tali. In Italia esistono due tipi di vaccino anti-meningococcico che possono essere utilizzati nei bambini: quello usato con più frequenza è il vaccino coniugato contro il sierotipo C (MenC) e protegge solo dal sierotipo C.
Poi c’è il vaccino coniugato tetravalente (Mcv4), disponibile da poco tempo e protegge dai sierotipi A, C, W135 e Y. Come detto, per adesso, il Piano nazionale prevede la somministrazione del primo che avviene, se i genitori lo desiderano, tra i 13 e i 15 mesi. È una puntura che viene fatta in contemporanea al vaccino Mpr. Ovviamente, sono previsti dei richiami (qui tutto quello che c’è da sapere sulle dosi).
È sconsigliata la vaccinazione ai bambini che soffrono di allergie ai componenti del vaccino (questa è una regola d’oro e vale per tutte le terapie preventive) o che abbiano manifestato una reazione allergica importante a una dose precedente di vaccino antimeningococcico. Non può essere, inoltre, somministrato in contemporanea ad altri famaci, se il piccolo soffre di anemia falciforme o ha una mancanza o un difetto di funzione della milza.
Quali sono i rischi di questo prodotto? È molto ben tollerato e le reazioni sono davvero rare, però potrebbero verificarsi svenimenti o movimenti a scatto. È possibile avvertire anche vertigini, disturbi visivi, ronzio alle orecchie. Sono abbastanza tipici e lievi malessere, nausea, cefalea, dolori muscolari. Bisogna invece portare il piccolo al pronto soccorso in caso di rigidità nucale e febbre alta, per monitoraggio.
Via | Vaccinarsi