Educazione
Mamme da legare: Famiglie al museo: i musei italiani sono pronti ad accettare bimbi piccoli?
Un mese fa i musei di tutto il mondo hanno virtualmente aperto le proprie porte ai visitatori su Twitter per la Museum week.
Uno degli hashtag di quest’anno era FamilyMW, dedicato alle iniziative riservate alle famiglie. In una nazione come la nostra, è superfluo ricordare quanto sia importante abituare da subito i bambini ad amare il nostro patrimonio, ma… Ci sono le condizioni per portare i nostri pargoli a trascorrere una domenica al museo o in un luogo d’arte? Uhm. I più “attrezzati” mi sono sembrati soprattutto i piccoli musei e quelli di arte contemporanea. La mia è naturalmente una generalizzazione.
Negli ultimi due mesi abbiamo visitato con mia figlia una galleria nazionale del centro Italia e un borgo medievale di dantesca memoria. Nella prima, alla nostra richiesta di usare l’ascensore, ci venne detto: “Dobbiamo chiedere, è solo per disabili”. Non volendo dare fastidio e allungare l’attesa, abbiamo fatto 3 rampe con bimba e passeggino in braccio. Al primo piano ci siamo arresi: “Vi prego, fateci prendere l’ascensore”. “Ah, ma l’ascensore non serve il piano superiore”. Ottimo. Nel borgo, invece, sono stati chiari: al piano nobile della rocca niente passeggini. Mia figlia più o meno cammina, ma c’era una coppia con lattante che, sfatta, portava il pargolo in giro per i saloni in evidente debito d’ossigeno.
Così non va: non ci incoraggiate molto, cari musei. Non mi interessa il discorso economico: qui si tratta di proteggere il patrimonio culturale di un’intera nazione. Questo patrimonio è anche di mia figlia, ha il diritto di goderne. E, infine, sempre la stessa domanda: la bambina tra poco si muoverà senza problemi. Un diversamente abile (o un anziano) che farà? Starà chiuso in casa. Italia, datti una mossa.
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