Cronaca
Portare i bambini all’estero senza genitori, cosa dice la legge italiana
Portare i bambini all’estero senza genitori: cosa dobbiamo sapere se abbiamo deciso di far partire i nostri bambini da soli per un viaggio studio o se li accompagneranno famigliari che non sono mamma e papà?
Portare i bambini all’estero senza genitori, come funziona? I bambini, anche piccolissimi, per poter viaggiare all’estero (o anche solo per prendere un volo in Italia) hanno bisogno di un valido documento d’identità, la carta di identità o, ancora meglio, il passaporto.
Dal 2012, infatti, i minori non sono più iscritti nel passaporto dei genitori, ma devono avere un passaporto individuale con microchip, ma senza impronte e firma se non hanno ancora compiuto i 12 anni. Ma se il ragazzo viaggia all’estero senza i genitori (il cui nome è sempre incluso nei documenti di identità dei minori), come fare?
Se un bambino con meno di 14 anni viaggia all’estero da solo o non accompagnato da almeno uno dei genitori, è necessario che abbia con sè una dichiarazione di “accompagno” firmata da entrambi i genitori: nella dichiarazione deve essere specificato il nome della persona o dell’ente al quale il minore è stato affidato durante il viaggio.
Questo documento è necessario se il minore viaggia con un parente o un adulto, ma anche se viaggia da solo e deve prendere l’aereo: in questo caso l’ente a cui si affida il ragazzo è la compagnia aerea. Compiuti i 14 anni, i ragazzi possono viaggiare senza accompagnatori, ma talvolta alcune compagnie aeree e di navigazione chiedono comunque un documento di accompagnamento. Chiedete informazioni all’atto di prenotazione.
Via | Altroconsumo
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