Salute e benessere
Neonato con diarrea: che fare e cosa mangiare
La diarrea è un disturbo molto comune nei neonati, vediamo quali sono le possibili cause e i rimedi
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Il neonato è spesso soggetto ad attacchi di diarrea, soprattutto perché il suo intestino è facile bersaglio dell’attacco di agenti patogeni che provocano le classiche gastroenteriti virali, ma a causare il disturbo possono essere anche altri fattori.
Nel primo caso sono più predisposti ai disturbi al pancino i bimbi che frequentano il nido, perché in questi ambienti i germi delle infezioni intestinali si contagiano facilmente, e in particolare a causare gastroenterite (anche detta influenza intestinale) sono i virus della famiglia Rotarovirus e Adenovirus.
Le enteriti batteriche, invece, sono in genere provocate dall’azione infiammatoria di batteri come la Salmonella e l’Escherichia coli. I bebè sono anche predisposti alla parassitosi, come quella da ossiuri (piccoli vermetti che proliferano nella zona ano-rettale, fastidiosi ma non pericolosi), un’infezione che dà come sintomo la diarrea.
Feci acquose e mal di pancia, però, sono anche possibile conseguenza di allergie e intolleranze alimentari (ad esempio al lattosio nel bambino svezzato, o al glutine nei bambini celiaci), di uno svezzamento troppo precoce, o, occasionalmente, di sbalzi repentini di temperatura (tipica la diarrea da caldo), e congestione.
Solo quando le scariche di feci liquido o semiliquide si prolunghino oltre le due settimane, determinando un calo di peso nel bambino e un blocco della crescita è il caso di preoccuparsi e di rivolgersi ad uno specialista, diversamente bastano poche regole per dare sollievo la bebè, in attesa che il disturbo passi.
Le gastroenteriti virali, infatti, non necessitano di cure antibiotiche e si superano nel giro di pochi giorni. E’ molto importante, in fase acuta di diarrea, reintegrare nel bebè i liquidi persi per evitare la disidratazione. Nello specifico, ecco le regole indicate dai pediatri.
Se il bambino vien allattato al seno bisogna continuare con le poppate senza modificarne il ritmo, e al contempo somministrare al piccolo soluzioni di sale e glucosio (le trovate in farmacia o le potete preparare da voi mescolando, secondo le dosi indicate dal pediatra, sale e zucchero).
Stesso discorso per il latte artificiale, anche se in questo secondo caso è meglio ridurre un po’ le quantità. Se la diarrea non si blocca e la causa è un’infezione batterica si dovrà curare il bebè con una opportuna una terapia antibiotica specifica per il germe patogeno, sempre continuando a nutrirlo e idratarlo come abbiamo visto.
Nel caso di bebè già svezzato, è necessario modulare la dieta in modo che aiuti l’intestino irritato a sfiammarsi e a ripristinare la naturale funzionalità. Per mantenere l’idratazione ci vuole molta acqua, ma anche tisane, brodi e succhi di frutta, come spremute di agrumi.
Ma il vero toccasana dei bambini con la diarrea è il riso. Inizialmente, in fase di sola dieta liquida, optate per il delicato latte di riso, perfetto anche quando a causare il disturbo intestinale sia una sospetta allergia o intolleranza alimentare (ad esempio al lattosio o al glutine).
Il latte di riso attenua in modo efficace e immediato il problema. Successivamente vanno benissimo le pappe con la crema di riso con un pochino di parmgiano grattugiato. Sono dei buoni cibi anti diarrea anche la mela grattugiata o cotta, la banana, le patate e carote lessate e condite con poco olio d’oliva.
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Foto| via Pinterest