Alimentazione per bambini
I bambini assumono troppe calorie senza smaltirle per “colpa” dei genitori
Un esperimento USA sulle scelte alimentari che i genitori fanno per i propri figli, ha dimostrato che spesso mamme e papà sopravvalutano il fabbisogno calorico dei bambini esponendoli al rischio di diventare sovrappeso
I nostri bambini mangiano troppo? Stando ai dati sull’obesità infantile, in lieve calo ma comunque con incidenza altissima in Italia e in tutti i Paesi industrializzati, la risposta è senza dubbio affermativa.
Troppe calorie che i bimbi, diventati molto più sedentari che nel passato, non riescono a smaltire, e questo anche per “colpa” di genitori che li “iper-nutrono” spinti dall’erronea convinzione che i lor figli brucino molte più energie di quanto non accada in realtà. Probabilmente si tratta di un riflesso primordiale, di una manifestazione di affetto e tenera premura genitoriale che spinge mamme e papà a offrire cibo ai loro figli per gratificarli.
Peccato che molte merendine e il classico cibo da fast food, anche definito “cibo spazzatura”, oltre a creare dipendenza come molti studi scientifici sono riusciti a dimostrare, sono anche incredibilmente ricchi di grassi e di zuccheri, ovvero calorie di cui i piccoli non hanno alcun bisogno.
Un sperimento condotto dai ricercatori dell’Università del North Carolina pubblicato sulla rivista Pediatrics, ha provato a capire se le scelte alimentari dei genitori per i propri figli siano compatibili con il reale fabbisogno energetico dei bambini nell’età della crescita. Ad un campione di 800 genitori è stato perciò chiesto di fingere di trovarsi in un fast food e di ordinare un menù per i loro figli.
I menù proposti, però, erano di diverso tipo, e per la precisione: in uno venivano riportati solo i piatti tra cui scegliere, in un altro anche l’apporto calorico di ciascun cibo, nel terzo l’attività fisica necessaria per smaltirlo (in termini di “camminata”), e infine nell’ultimo sia le calorie che i tempi per bruciarle. Risultato?
Le mamme e i papà a cui era capitato – con criterio del tutto random – il menù corredato con le informazioni sui tempi per lo smaltimento delle calorie – avevano scelto piatti meno ricchi per i propri figli (in media con un taglio di 200 calorie), rispetto agli altri. Inoltre, il riferimento all’attività fisica necessaria per smaltire tali cibi spingeva i genitori a stimolare nei loro figli una maggiore attitudine al moto.
Secondo i ricercatori in generale i genitori tendono a sovrastimare le esigenze nutrizionali dei figli nell’età dello sviluppo (in fase prepuberale, intorno agli 11 anni), inserendo nei loro menù molte più calorie di quanto necessario.
Infatti il fabbisogno calorico dei minori in questa fase di crescita è pari ad 800 calorie per il pasto più importante della giornata, ovvero il pranzo, contro le 1200 calorie ipotizzare da mamme e papà.
Questo studio ci spinge a riflettere su quanto sia importante non solo evitare di iper-nutrire i bambini onde evitare il rischio che diventino sovrappeso, ma anche di “formare” i genitori stessi sull’educazione alimentare e il fabbisogno energetico reale di minori e adulti.
Ne Paese in cui tutti si proclamano cuochi e chef, e in previsione dell’EXPO 2015 sul cibo, partire dalla buona alimentazione per proteggere la salute è indispensabile.
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Foto| via Pinterest
Via | corriere.it