Crescita
Bambini, quali esami immunologici fare
Gli esami immunologici sui bambini si effettuano quando ci sia il sospetto che il piccolo soffra di qualche patologia autoimmune o che il suo sistema immunitario sia deficitario. Vediamo di che test si tratta
Quando i bambini si ammalano troppo spesso, quando faticano a guarire da comuni infezioni e sono vulnerabili e a continue recidive, quando manifestano sintomi “strani” e inspiegabili e la loro crescita subisce un ritardo, è necessario sottoporli agli esami immunologici per scoprire se all’origine della loro debolezza non vi sia una immunodeficienza congenita.
Si tratta, come dice la parola, di un problema presente in genere fin dalla nascita come deficit, che impedisce al sistema immunitario di svilupparsi e maturare correttamente e che quindi espone il piccolo agli attacchi degli agenti patogeni interni ed esterni senza che l’organismo abbia la possibilità di difendersi.
Tale patologia può essere molto severa oppure più lieve, ma prima si effettua lo screening diagnostico, prima si può intervenire con le opportune terapie per evitare le conseguenze di questa fragilità congenita. I test immunologici da fare possono essere di primo, di secondo e di terzo livello. I primi, da effettuarsi tramite prelievo del sangue, sono i seguenti:
- Emocromo completo
- Protidogramma o elettroforesi delle proteine (serve per misurare la quantità di proteine presenti nel siero sanguigno)
- Dosaggio delle Immunoglobuline frazionate. Si tratta della conta degli anticorpi presenti nel sangue e nei tessuti, prodotti dai linfociti B (globuli bianchi del sangue) divisi per classi (cinque: IgA, IgD, IgG, IgE, IgM). Gli anticorpi sono i nostri “difensori” contro gli attacchi degli agenti patogeni tra cui virus, batteri, allergeni, parassiti
I test immunologici di secondo e terzo livello sono, invece:
- Dosaggio delle sottoclassi delle Immunoglobuline
- Dosaggio delle sottopopolazioni linfocitarie
- Esame della funzionalità linfocitaria
- Dosaggi delle citochine
- Infine test del DNA
Si tratta di esami più complessi e costosi, che, però, sono in grado di diagnosticare esattamente il deficit immunitario del bambino, in particolare permettono di distinguere se il piccolo abbia un problema di natura autoimmune, e in questo caso il sistema immunitario, per cause sconosciute, attacca le cellule e i tessuti sani del corpo, o se invece ci sia un difetto di tipo linfocitario o manchi una classe specifica di anticorpi.
Alcuni ospedali italiani specializzati in pediatria, ad esempio il Meyer di Firenze in collaborazione con la regione Toscana, permettono di effettuare questo test immunologico, così come altri esami di screening neonatale (ad esempio quello per le malattie metaboliche), gratuitamente, ma non è un protocollo offerto ovunque in Italia.
I test immunologici vanno comunque concordati con il pediatra quando ci sia il sospetto che il bambino abbia questo tipo di deficit e sarà lo specialista ad indicare le strutture dove effettuare gli esami.
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Foto| via Pinterest