Alimentazione per bambini
Svezzamento, regoliamo la quantità di pappa
Qual è la quantità giusta di pappa da dare al bambino in fase di svezzamento? Ecco i consigli dei pediatri
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Lo svezzamento è il momento della vita del bebè in cui la sua alimentazione comincia a variare, includendo altri cibi diversi dal latte (che comunque rimane il suo principale alimento per tutto il primo anno di vita).
Le prime pappe saranno logicamente molto delicate e digeribili, preparate con ingredienti adatti al palato ancora immaturo del bambino, pertanto verteranno su frutta cremosa non allergizzante, cremine di cereali (iniziando da quelle senza glutine come tapioca, mais e riso), brodi vegetali e qualche cucchiaino di omogeneizzato di carne bianca (pollo, coniglio, e agnello).
Nello svezzamento a 6 mesi, che è quello consigliato dall’OMS e dai pediatri italiani, la prima pappa va inserita al posto della poppata del pranzo, e inizialmente sarà una porzione molto piccola perché il bambino si deve abituare e soprattutto non deve essere ipernutrito.
Ricordiamo, infatti, che per un bebè all’inizio del divezzamento è sempre prima di tutto un lattante! Detto questo, diciamo che già a partire dal settimo mese il bambino potrà avere due pappe al giorno, una a pranzo e una a cena, e in quella serale al posto dell’omogenizzato di carne di inserirà un po’ di formaggio.
Occhio a regolare le quantità. Nei primi pasti con l’omogenizzato, iniziate sempre con due cucchiaini di prodotto, e solo dal settimo mese potete arrivare a mezzo vasetto. Un vasetto intero a pappa sarà indicato dopo i 9 mesi, e naturalmente a questo punto avrete già inserito il pesce e i legumi, che dovranno alternare la carne come fonti proteiche.
Le creme di cereali saranno diluite nel brodino nell’ordine di pochi cucchiai per volta. Fate poi delle prove sul campo, iniziando con modeste quantità di pappa, e solo se il bambino mostra di avere ancora appetito fate porzioni più cospicue. Una pappa buona a bilanciata deve sempre includere una buona dose di verdure, lessate e ridotte in purea, per abituare fin da subito il palato del bambino al gusto degli ortaggi.
Dopo i 12 mesi potete iniziare con le pastine in “asciutto” (al sugo di pomodoro, ad esempio, oppure con i legumi), ma anche in questo caso sempre cominciando con quantità ridotte anche per evitare che il bebè abbia il classico “rifiuto” del cucchiaino vedendosi costretto a mangiare troppo cibo.
Non basta badare alle quantità di pappa, ma anche agli abbinamenti. Mai associare proteine con proteine, ad esempio carne e formaggio, ma sempre con verdure o carboidrati. Non esagerate con i condimenti, l’olio extravergine d’oliva dovrà essere a filo, evitate sale e zucchero (ad esempio nelle merende con la frutta o nello yogurt), perché forniscono solo calorie in eccesso e non migliorano le proprietà nutritive delle pappe. Tutto chiaro?
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Foto| via Pinterest