Salute e benessere
Come curare il primo raffreddore di un neonato
Il raffreddore è uno dei più comuni e contagiosi malanni stagionali, provocato da alcuni virus. Vediamo come intervenire quando l’infezione colpisce il nostro bambino neonato
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Che il nostro bambino neonato si “becchi” un bel raffreddore nei primi mesi di vita, soprattutto se nato in autunno-inverno è più che probabile. Infatti stiamo parlando di una delle infezioni più comuni in assoluto e più contagiose, provocata per lo più dalla famiglia dei Rinovirus che vanno a colpire il nasofaringe (ovvero le cavità nasali e la gola), provocandone la congestione. I sintomi li conosciamo bene tutti e nei bambini non cambiano: naso tappato con rinorrea (continuo scolo di muco nasale), mal di testa, mal di gola, lacrimazione aumentata.
Nei bebè i sintomi si accentuano perché il piccolo non è in grado di soffiarsi il nasino, che quindi si tappa impedendogli di respirare, e la secrezione nasale gli irrita la cute delicata delle narici. Inoltre, i muco nasale che non viene eliminato può ristagnare nei seni nasali e provocare sinusite o otite (se il muco si infetta a va a finire nell’orecchio medio), infezioni un pochino più serie.
Il comune raffreddore, però, non va mai curato con farmaci, soprattutto mai con antibiotici, dato che si tratta di una patologia virale e non batterica, e soprattutto, come i pediatri ci ricordano, mai usare mucolitici per liberare il nasino del piccolo dal tappo di muco, perché contengono sostanze dannose per il neonati.
E allora, come alleviare il fastidio del bebè? Fermo restando che il raffreddore passa da solo nel giro di una settimana-10 giorni, vediamo quali sono le cure più appropriate per un neonato.
- Effettuate frequenti lavaggi nasali e cercate di tenere quanto più possibile libero il nasino del bambino usando spray naturali all’acqua termale (ottima quella di Sirmione), o con le fialette di soluzione salina. Ergo, solo prodotti naturali. Anche esporre il bebè al vapore caldo aiuta a liberare le sue vie nasali. Inoltre, attenzione al riscaldamento, se l’aria è troppo secca contribuisce a congestionare le vie nasali, quindi usate sempre un buon umidificatore
- Idratate il bebè con acqua, camomilla e brodini se già svezzato, e soprattutto, se lo allattate al seno, continuate o dirittura aumentate il ritmo delle poppate, perché il latte materno è ricco di anticorpi e rinforza il sistema immunitario del bambino
- Provate ad accelerare i tempi della guarigione con i rimedi naturali e omeopatici, e in particolare: Sambucus o Nux vomica alla 4-5 CH (una dose prima di ogni pasto), oppure Sabadilla o Allium cepa 3-4 volte al giorno
Se l’infezione non dovesse accennare a guarire, se il muco del bambino dovesse apparire diverso (non più bianco e trasparente ma giallo-verdastro), allora è meglio che vi rivolgiate al pediatra.
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Foto| via Pinterest