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Ragazze alla pari come baby sitter, come fare la richiesta

Scegliere una ragazza alla pari come baby sitter è una buona opzione. Vediamo come si deve procedere

Il collocamento “alla pari” per ragazze della comunità europea è ideale per genitori che cerchino una baby sitter nel breve e medio periodo. A proposito di questo tipo di collaborazione, recita l’articolo 2 dell’Accordo europeo del Consiglio d’Europa del 1969 (ratificato nel 1943 e sostanzialmente rimasto inalterato):

Il collocamento alla pari consiste nell’accoglimento temporaneo in seno a famiglie, come contropartita di alcune prestazioni, di giovani stranieri venuti allo scopo di perfezionare le loro conoscenze linguistiche ed, eventualmente, professionali e di arricchire la loro cultura generale con una migliore conoscenza del Paese di soggiorno

Le prestazioni richieste sono, naturalmente, soprattutto quelle di baby sitting, che infatti ben si adattano alle qualifiche delle ragazze inserite nei programmi au pair, che hanno età comprese tra i 18 e i 30 anni. Il periodo di permanenza minimo in famiglia è di 6 mesi, che può ridursi a 2-3 nel periodo estivo e protrarsi per un massimo di 24 mesi. Vediamo cosa dice l’articolo 6 relativamente alle modalità di accordo tra famiglia ospitante e ragazza alla pari che funga da baby sitter:

I diritti e i doveri della persona collocata alla pari nonché i diritti e i doveri della famiglia ospitante formano oggetto di un accordo scritto, da concludersi tra le parti in causa, sotto forma di un documento unico e di uno scambio di lettere, preferibilmente prima che la persona alla pari abbia lasciato il Paese nel quale risiedeva o, al più tardi, durante la prima settimana del suo collocamento

Tale documentazione prevede, per il soggetto ospitato:

  • Lettera di Presentazione dell’aspirante ragazza alla pari in italiano (o in inglese se la famiglia ospitante comprende questa lingua) in cui si specificano le aspirazioni, il livello di studi, le precedenti esperienze, il background familiare e gli hobby
  • Dati anagrafici
  • Certificato medico di buona salute rilasciato non più di 3 mesi precedenti l’arrivo in famiglia
  • Referenze che attestino una esperienza come baby sitter, anche non di tipo professionale (ad esempio rilasciata da amici o parenti, ma non familiari della ragazza)
  • Fotocopia del documento di identità valido
  • Fototessera
  • Certificato penale che attesti l’integrità morale
  • Permessi di studio o di lavoro (non necessari, ma spesso le ragazze alla pari seguono a loro spese corsi di lingua per impratichirsi, in questo caso sarebbero di italiano)

A cosa ha diritto la ragazza alla pari in cambio delle sue prestazioni in qualità di tata (solo baby sitting oppure anche qualche lavoretto domestico), e quali sono le diverse modalità di sistemazione? Partiamo della seconda questione. Ecco le diverse opzioni:

  • Demi pair: collaborazione in famiglia 5 giorni alla settimana così suddivisi: 3 ore al giorno di cura dei bambini, tempo libero al mattino o al pomeriggio, 2 giorni e 3 sere liberi a settimana
  • Demi Pair Plus: collaborazione in famiglia 5 giorni alla settimana così suddivisi: 4 ore al giorno di baby sitting, tempo libero al mattino o al pomeriggio, 2 giorni e 3 sere liberi a settimana
  • Au pair: collaborazione in famiglia 6 giorni alla settimana che includono 5 ore al giorno di accudimento dei bambini, tempo libero al mattino o al pomeriggio, un giorno e 3/5 sere liberi a settimana
  • Au pair plus: collaborazione in famiglia 6 giorni alla settimana per un totale di 5/8 ore al giorno (massimo 40 ore di lavoro settimanali), 4/5 pomeriggi, 3/4 sere e 1/2 interi giorni liberi a settimana
  • Mother’s help : collaborazione in famiglia per 50 ore settimanali che prevedono 2/3 sere di baby sitting un giorno e mezzo libero 3/5 sere libere

Le ragazze alla pari hanno diritto a vitto e alloggio, ad una piccola somma di denaro per le spese personali che sia commisurata al tipo di prestazione offerta, e naturalmente ad un trattamento “alla pari”, ovvero come un membro della famiglia, perché lo scopo di questa esperienza è di tipo culturale, non lavorativo. Il viaggio di andata e ritorno verso la località in cui vive la famiglia ospitante è a carico della ragazza alla pari.

Per trovare una baby sitter alla pari ci si deve iscrivere ad una delle tante agenzie di intermediazione certificate, anche on-line, che garantiscono questo tipo di contatto e che si occupano di fornire tutte le informazioni sia alle famiglie che alle ospiti e che si fanno garanti della serietà di entrambi i soggetti.

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Foto| via Pinterest

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