Gravidanza
I 5 motivi per apprezzare la stanchezza in maternità
Scopriamo perché il senso di spossatezza della maternità può diventare una utile lezione di vita
La maternità è una bellissima avventura per ogni donna, che però comporta uno stravolgimento totale della vita, un vero terremoto che può lasciare tramortiti. Nel vero senso del termine. Diventare mamme, accudire un bebè appena nato che ha bisogno di tutto e allo stesso tempo cercare di continuare a svolgere le proprie normali attività casalinghe ed extra, ad esempio riprendere il lavoro, può essere molto stressante, soprattutto nei primi mesi dopo il parto. Ma quando, poi, ad un primo figlio se ne aggiunge un altro a stretto giro di boa, e i bambini da gestire sono due-tre-magari pure quattro, le fatiche diventano davvero soverchianti.
Ci sono, però, dei lati positivi legati al senso di spossatezza che coglie una donna in maternità, quella tipica stanchezza che è il prodotto delle tante notti in bianco, delle continue preoccupazioni, degli spaventi e dei tantissimi impegni quotidiani da ottemperare per accudire al meglio i propri figli.
Si impara, ad esempio, che non si può controllare sempre tutto, che ad un certo punto bisogna lasciarsi andare alla corrente e cercare di godersi il “qui e ora” senza voler pianificare per forza tutto. Ecco, ad esempio, 5 buoni motivi per apprezzare la stanchezza della maternità e imparare qualcosa sulla vita.
- La stanchezza ti insegna a focalizzare l’attenzione su ciò che è davvero importante per te e per i tuoi bambini. Non c’è tempo e non ci sono energie da sprecare in attività e pensieri “accessori”. Pertanto, in questo periodo della vita una donna può davvero fare il punto su ciò che conta, su ciò per cui vale la pena impegnarsi con ogni forza
- La stanchezza insegna a capire che si può e si deve imparare a delegare. Chiedere aiuto va bene, chiedere aiuto quando non ce la si fa più è sano e giusto
- La stanchezza è contro il “multitasking”. Contrariamente quanto si possa pensare, le mamme multitasking non sono “reali”, forse sono un prodotto letterario, sicuramente mediatico. La maternità è spossante, pertanto la cosa che una neomamma impara subito a fare (o dovrebbe), è concentrarsi su un compito per volta, perché altrimenti si disperdono energie inutilmente senza fare nulla bene. Soprattutto non si riescono ad accudire i propri figli con la calma e la tranquillità necessarie
- La stanchezza ti insegna che la perfezione non esiste. Tutte le mamme sognano in gravidanza come sarà la loro vita con un figlio. Ma non appena il bebè viene al mondo, ci si accorge che l’immagine perfetta che ci si era fatte viene frantumata dalla “dura” realtà, fatta di continui errori, frustrazione, dubbi e ansie. Le mamme non sono perfette e i bambini non sono perfetti. Nessuno lo è. Imparare questo è fonte di grande relax perché le aspettative decadono e ci si gode la propria famiglia così com’è (con tutte le sue imperfezioni che la rendono unica)
- La stanchezza ti insegna a perdonare. Quando si passano tante notti insonni dietro ai bambini, quando si va al lavoro stravolti e ci si dimentica di fare la spesa o si risponde male al collega, quando si torna a casa e la si trova a soqquadro, ma non si ha nessuna voglie di rimettere in ordine, si diventa indulgenti. E quando qualcuno è poco cortese con noi, si lascia perdere e pensando: “Magari è solo stanco“…
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Foto| via Pinterest
Via | mindbodygreen.com