Educazione
Bambini maleducati a scuola ma angeli in casa, perché?
Scoprire che il proprio bambino irreprensibile a casa, a scuola si comporta da vero monello può essere difficile da credere per un genitore, eppure accade. Vediamo perché e come intervenire
Qualche volta quando i genitori vanno ai colloqui con gli insegnanti dei loro bambini fanno delle curiose scoperte. Ad esempio possono venire a sapere che i loro piccoli, che in casa si comportano in maniera del tutto irreprensibile, in classe sono invece dei veri monelli.
Maleducati, disordinati, poco attenti, pronti a fare dispetti ai compagni e a rispondere male alle maestre. Le mamme e i papà abituati a vedere i propri pargoli come degli angioletti rimangono stupiti di questa sorta di “doppia personalità” dei loro figli, e stentano a credere alle parole degli insegnanti, eppure anche queste sono cose che accadono quando si mandano i bambini a scuola.
Ci sono molte ragioni per cui un bambino normalmente tranquillo e beneducato, in classe si trasformi in un discolo. Ad esempio un po’ di immaturità, il non essere mai stato abituato a relazionarsi con altri coetanei e con un’autorità diversa da quella genitoriale, e quindi il non conoscere le regole della vita in una comunità scolastica. Talvolta, però, all’origine ci possono essere anche ragioni più serie da indagare.
I bambini con Disturbi specifici dell’Apprendimento, che quindi soffrano di dislessia, discalculia, disgrafia e disortografia speso manifestano la propria frustrazione per il fatto di non riuscire ad apprendere e a seguire le lezioni come gli altri coetanei comportandosi male, disturbando e in qualche modo cercando di attirare l’attenzione su di sé.
In questo caso le monellerie sono una richiesta di aiuto, perché il bambino non sa esprimere in altro modo il proprio disagio. In generale quando un bambino inizia la scuola e fatica ad inserirsi, anche se è stato ben educato di genitori, può finire per comportarsi come non vorrebbe, perché non sa spiegare quali sono le sue difficoltà e così l’unico modo che trova per esprimersi è quella di dare fastidio agli altri.
Pertanto sgridare o punire il proprio bimbo che si comporta male a scuola non serve a nulla, specie se a casa è buono e ubbidiente. Semmai, è importante cercare di comprendere le ragioni del suo disagio, provare a sondare se ha problemi a seguire le lezioni, se sente e vede bene dal suo banco, se va d’accordo con gli insegnanti e con i compagni, se non subisce atti di bullismo o prese in giro.
Intervistare i maestri è altresì cruciale per capire cosa non va nel bambino quando si trova in classe. Se il problema è solo un po’ di immaturità e la fatica di entrare nell’ordine di idee che in ambito scolastico si devono seguire delle regole di comportamento precise, allora sarà compito dei genitori fornire al bambino un codice normativo adeguato a cui attenersi.
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Foto| via Pinterest