Crescita
Basso peso alla nascita, le conseguenze sulla crescita
I bambini che nascono prima del termine naturale della gravidanza sono in genere più piccoli e fragili di quelli nati di nove mesi. Vediamo le conseguenze del basso peso alla nascita sulla salute
I bambini che nascono pretermine, ovvero prima della scadenza naturale della gravidanza che si situa intorno alle 40 settimane, vengono definiti prematuri, in particolare tutti i bebè che vengono al mondo prima della 37ma settimana di gestazione sono considerati un pochino più problematici degli altri perché non hanno completato del tutto il loro sviluppo intrauterino. Tuttavia, il basso peso alla nascita non sempre è un fattore che compromette la salute presente e futura del bebè, dipende da quanto è prematuro il piccolo e dalle condizioni del parto.
In particolare esistono 3 gradi di rischio legati alla prematurità e al basso peso alla nascita (più o meno “fuori target”), classificati dall’OMS. Eccoli:
- Rischio moderato per i neonati che vengono al mondo dopo la 30ma settimana con un peso non inferiore al kg e mezzo
- Rischio elevato per i neonati che nascono tra la 27ma e la 30ma settimana con un peso oscillante tra il kg e il kg e mezzo
- Rischio elevatissimo per i neonati che nascono ancor prima del compimento della 27ma settimana con un peso inferiore al chilogrammo
Ma esattamente quali sono i pericoli e le conseguenze sulla crescita e sulla salute futura dei neonati associate alla loro prematurità? Intanto, va detto che circa il 10% dei nuovi nati viene al mondo prima del termine, ma la maggior parte è a basso rischio. In ogni caso tutti necessitano di trascorrere del tempo in incubatrice per completare il loro sviluppo, ma i piccoli con un peso molto inferiore alla norma, spesso devono anche passare per la terapia intensiva. I disturbi principali a cui vanno incontro questi piccoli sono:
- Problemi respiratori
- Problemi alimentari (non sono in grado di succhiare da soli il latte materno)
- Problemi nella termoregolazione
Nell’incubatrice i piccoli possono completare il loro sviluppo, perché questo “utero artificiale” mantiene la temperatura corporea costante, permettendo loro di respirare senza problemi attraverso il ventilatore o il respiratore meccanico, e di ricevere il nutrimento per via endovenosa o tramite il sondino nasogastrico. Il tutto, naturalmente, finché non avranno raggiunto lo sviluppo fisico necessario per diventare autonomi e lasciare l’ospedale.
I bambini con peso superiore ai 1500 kg potranno assumere direttamente il latte della mamma, mentre per gli altri sarà necessario arricchire quest’ultimo con sostanze fortificanti. Se tutto va bene dopo qualche tempo il prematuro è pronto per essere dimesso, anche se può permanere qualche criticità.
Infatti i bimbi pretermine sono più a rischio di sviluppare malattie respiratorie come l’asma o qualche disturbo cardiaco e il loro sistema immunitario è molto più debole di quello dei bimbi nati a termine.
Per quanto riguarda lo sviluppo neurologico e intellettivo, una nascita pretermine con basso peso alla nascita comporta anche un’interruzione dell’accrescimento cerebrale, ragion per cui in fase post parto questi bimbi sono più a rischio di emorragie cerebrali e una volta autonomi possono manifestare qualche deficit che, però, terapie adeguate possono aiutare colmare.
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Foto| via Pinterest