Gravidanza
La visita ostetrica in gravidanza, il calendario da seguire
Quante sono le visite ostetriche a cui la futura mamma deve sottoporsi durante la gravidanza? Vediamo il protocollo da seguire
Quando una donna rimane incinta è importante che abbia particolare cura di se stessa e del bambino che porta in grembo, sottoponendosi ai controlli e agli esami ecografici gratuiti previsti dalle linee guida ostetriche.
Infatti sebbene la gravidanza non sia certo una malattia, è comunque una condizione particolare che comporta la necessità di comportarsi in modo prudente evitando tutti i possibili fattori di rischio, e di controllare periodicamente lo sviluppo del feto nell’utero. A proposito di visite ostetriche, ad esempio, quante ne dovrebbe fare una donna incinta fino al momento del parto?
Le visite minime che sono previste in caso di gestazione fisiologica a basso rischio sono almeno 6, la prima delle quali da effettuarsi entro le prime 6 settimane di gestazione. In questa prima visita, che è anche la più lunga, l’ostetrica spiegherà alla gestante tutto ciò che l’attende, le indicherà i primi esami ematochimici gratuiti da fare (e ripetere ogni mese) che il medico o il ginecologo della donna poi prescriveranno, e la inviterà ad effettuare gli esami di screening prenatale tra cui amniocentesi e villocentesi. Le spiegherà inoltre l’utilità di frequentare i corsi pre parto da seguire a partire di sei mesi di gestazione.
Infine stabilirà il successivo calendario delle visite fornendo alla paziente un libretto della gravidanza e al contempo creerà una cartella informatizzata con tutti i dati della futura mamma. Come anticipato, le visite minime obbligatorie sono sei, ma è consigliabile effettuarne una al mese, fornendo anche le proprie cartelle e gli esiti degli esami e delle ecografie.
Durante ogni incontro, infatti, si farà un bilancio di salute di mamma e nascituro, e a partire dalla 12ma settimana l’ostetrica effettuerà anche un controllo fisico della paziente. Ad esempio effettuerà la palpazione esterna dell’utero e, dalla 16ma settimana, la misurazione della sinfisi-fondo uterino per valutare lo sviluppo del feto, ausculterà il cuore materno e controllerà il battito del bambino, misurerà la pressione sanguigna materna e il suo peso. A seconda dell’andamento dei bilanci di salute sarà l’ostetrica stessa a stabilire il calendario della visite e, in accordo con il medico, anche gli esami a cui la gestante deve sottoporsi.
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Foto| via Pinterest