Alimentazione per bambini
Bambini in sovrappeso o obesi?
I bambini italiani sono sempre più cicciottelli, ma è importante capire la differenza tra sovrappeso, magari lieve, e vera e propria obesità. Vediamo quali sono le misure e il peso di riferimento
E’ ormai da diversi anni che l’Italia vanta il non invidiabile primato di Paese d’Europa con i bambini più in carne. Le cifre parlano chiaro: quasi il 24% dei minori è in sovrappeso e oltre il 12% è obeso. Il che equivale a dire che un bambino su 3 tra i 6 e gli 11 anni è troppo grasso.
In genere le mamme e i papà tendono a guardare con indulgenza questo eccesso ponderale nei loro figli, perché si pensa sempre che poi, con l’ingresso nella pubertà e la crescita in altezza tutto si riequilibrerà come per magia e il bambino o la bambina in carne diventeranno degli adolescenti in perfetta forma fisica.
Peccato che, al contrario, il sovrappeso e l’obesità infantile predispongano all’eccesso di peso, con le malattie correlate, anche in età adulta, pertanto meglio sarebbe correre ai ripari quando è ancora molto facile dimagrire.
Il metabolismo dei nostri bimbi, infatti, è molto sensibile ai cambiamenti dello stile di vita e della dieta, risponde molto meglio di quanto non accada da adulti, pertanto se il bambino sovrappeso inizia a mangiare meglio, in modo più sano e regolato, e soprattutto brucia più calorie svolgendo attività fisica (lo sport è sempre il mezzo migliore per i bambini per perdere il peso in eccesso), dimagrisce senza troppa difficoltà e quasi senza accorgersene.
Infatti spesso all’origine dei chili di troppo c’è solo una dieta errata, troppo ricca di cibo “spazzatura” alimenti confezionati o precotti, ricchi di grassi saturi o trans, di zuccheri e di sale. I bambini sovrappeso speso non mangiano più dei coetanei in forma, ma mangiano “peggio”, in modo disordinato, facendo troppi spuntini fuori pasto a base di snack e merendine.
La soluzione, quindi, che dobbiamo considerare sempre diversa da bambino a bambino a seconda della sua costituzione fisica e del suo carattere, va cercata in una cambio della dieta studiato, però, da un nutrizionista, per evitare pericolose carenze nutrizionali proprio nell’età dello sviluppo, e anche, spesso, in un aiuto psicologico.
Molti bambini mangiano più del dovuto perché il cibo diventa per loro un mezzo di conforto, ha un valore psicologico molto forte, serve loro per combattere sentimenti negativi come la solitudine, la paura, il senso di umiliazione (soprattutto nei bimbi con bassa autostima che magari subiscono anche atti di bullismo o abusi), la frustrazione eccetera.
Insomma, anche l’eccesso di peso può essere spia di un disagio del nostro bimbo, teniamone conto. Vediamo, però, come fare a capire se e quando il sovrappeso del nostro piccolo sia davvero eccessivo e sconfini nell’obesità, perché in questo secondo caso è assolutamente necessario che venga seguito da un dietologo specializzato in obesità infantile.
I valori di riferimento per calcolare il sovrappeso, più o meno importante, del nostro bimbo, sono i seguenti, e si basano sull’incrocio delle misure ricavate dalla tabella internazionale dell’Indice di Massa corporea (IMC) con i grafici dei percentili di crescita. Questi ultimi sono ugualmente dei parametri internazionali che permettono al pediatra di capire se il suo piccolo paziente sta crescendo in peso e altezza regolarmente o se i suoi “numeri” escono fuori dalle misure standard.
Se il peso del bambino si situa tra gli ultimi valori standard considerati come “normale” nei percentili del peso per la sua età, logicamente c’è un problema di sovrappeso. In particolare, se il suo IMC è superiore all’85° percentile allora si parla di sovrappeso, se, invece, il suo IMC supera il 97° percentile, allora parliamo di obesità conclamata.
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Foto| via Pinterest