Cronaca
Mamme da legare: Regali di Natale inutili per i bambini: patti chiari, amicizia lunga
Dopo le vacanze, che siano di Pasqua, estive o di Natale, percorriamo mezza Italia da sud a nord con l’auto stracarica.
Al di là della dotazione minima del campano (conserve di pomodoro fatte in casa, olio del Cilento, pane del vesuviano), il nostro carico si è arricchito di un nuovo genere: i regali per mia figlia. L’anno scorso eravamo così carichi che parte dei regali ci è stata portata in seguito. Per la precisione, una casetta da giardino con veranda, recinzione e metratura tale da doverci quasi pagare le tasse. Quest’anno già so che, con noi, torneranno una cucina super accessoriata per chef professionisti di 20 mesi e una batteria, per la delizia delle mie orecchie. Fin qui, posso ancora fingere che vada tutto bene: i bambini devono giocare, e io avrei dato chissà che per avere una depéndance in giardino o una tenda da circo in casa. Sono cresciuta benissimo anche con le capanne fatte con le coperte, e appartengo alla generazione della Tendy Motta: 2000 punti, mezzo quintale di merendine, 5000 pezzi e una temperatura di 45 gradi all’interno. Ma, avendo un’alternativa, sono felice che mia figlia possa approfittarne.
Il vero problema sono le telefonate del tipo: “Che ne pensi se le compro delle tutine nuove?” “Gliele ho appena prese, grazie.” “Biancheria? Body, calzamaglie?” “Ne ha più del giusto” “Biancheria per il lettino?” “Per usare tutte le lenzuola che avete ricamato dovrei farla dormire lì fino a 18 anni.” “Ma allora di cosa ha bisogno?” “Di pannolini.” “Non posso regalarle i pannolini.” “Allora regalale quello che vuoi.” “Ma lo userai?” “No”. Questo tipo di conversazione, con piccole varianti, si svolge soprattutto con le nonne. Sembra che la tecnica del “fai come ti pare, ma resterà tutto nella sua confezione” funzioni.
Con gli estranei alla famiglia è tutto più semplice: se qualcuno mi chiede un’idea per un regalo alla bambina, di solito la accetta, per quanto “strana” possa apparire (“regalale dei prodotti per la pulizia”. Triste, ma bagnoschiuma e cremina appaiono senza drammi sotto l’albero). In questi giorni ho messo a posto un po’ di vestitini, giochi e biancheria per la culla: è impressionante la quantità di cose mai o pochissimo utilizzate. Uno spreco incredibile. Ma, d’altra parte, non si possono frustrare delle nonne che, per inciso, regalano più cose alla nipote di quante ne abbiano regalate ai figli: va bene, comprate quello che vi pare. Divertitevi. Ma non è detto che verranno usate.
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