Educazione
Genitori troppo presenti, i pro e i contro per l’educazione dei figli
E’ un male o un bene essere troppo presenti nella vita dei propri figli? Scopriamo limiti e vantaggi dell’essere un genitore un po’ “invadente”
I genitori troppo presenti, che sanno tutto, ma proprio tutto quello che riguarda i loro figli, sovente un po’ impiccioni, sono spesso messi sotto accusa per il fatto di impedire alla loro prole iperprotetta e controllata di rendersi autonoma.
Prendiamo il caso delle “mamme elicottero“, come vengono definite con termine molto spiritoso negli USA quelle madri che non escono mai, neppure per un istante, dal campo visivo (in certi casi dal campo magnetico, considerando l’uso di cellulari e smartphne) dei propri figli.
Questa categoria genitoriale in genere ha caratteristiche specifiche, ad esempio si distingue per apprensività e alto tasso di ansia, che purtroppo tende a trasmettere ai proprio pargoli. Una mamma (o un papà) invadente, troppo presente, che non lascia “respirare” i bambini e i ragazzi, probabilmente non li aiuta a raggiungere autonomia e indipendenza, ma senza dubbio li fa sentire sempre circondati di affetto e attenzioni.
Un genitore che sia sempre perfettamente a conoscenza di ciò che il proprio figlio sta facendo o deve fare, che conosca i nomi dei suoi amichetti e dei genitori dei suoi amichetti, che si informa su ciò che impara a scuola ogni giorno e lo aiuta a fare i compiti, che conosce i suoi gusti in fatto di abbigliamento, di musica, di cibo, e che cerca di assecondarlo in tutto, forse non è il genitore ideale. Ma esiste un modello di genitore ideale?
Alla fine è tutta una questione di equilibrio. Una madre che ha portato in grembo quel bambino per nove mesi, e che ha sviluppato, in virtù di questa esperienza fisica condivisa e della successiva fase di allattamento, una grande empatia con quella creatura, può tendere a “strafare” continuando a avvolgere il suo bambino in una calda ma ben pesante coperta di amore e di premure. Dal punto di vista educativo ci sono solo limiti a questo comportamento, o anche dei vantaggi?
Ebbene, i vantaggi sono soprattutto nella prima fase della vita, quella che va da 0 a 6 anni del bambino, nella fase detta egocentrica. In questo periodo il bambino si sente al centro dell’attenzione di mamma e papà, e costruisce la sua autostima.
Necessita di amore, costante attenzione, di essere nutrito, compreso, accolto, apprezzato, ascoltato. Un genitore che svolga questo compito di accudimento, anche eccedendo, crescerà un figlio forse un po’ capriccioso, ma sicuramente affettivamente appagato. Ecco che, quindi, se vi sentite per natura inclini a diventare questo tipo di genitori, che appunto “svolazzano” sempre intorno ai loro figli di cui sanno tutto, state attenti solo a non… farlo troppo vedere ai vostri pargoli.
Lasciateli liberi di fare le loro esperienze, ma continuate a seguirli (da lontano quando iniziano a crescere e hanno bisogno della loro privacy), ma non sentitevi mai in colpa per questa vostra attitudine all'”invadenza”. Piuttosto giudicatevi con bonaria ironia, i vostri figli, una volta adulti, vi potranno rinfacciare molte cose e sicuramente certi vostri comportamenti li imbarazzeranno in certi momenti della vita ma… ve ne saranno grati, col senno di poi, perché saranno gli stessi che li avranno fatti sentire davvero amati.
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Via | huffingtonpost.com
Foto| via Pinterest