Educazione
Bambini troppo sicuri di sé o solo bambini arroganti? Ecco alcuni consigli
Bambini troppo sicuri di sé o arroganti? Vediamo come correggere questi comportamenti senza ledere la loro autostima.
I bambini troppo sicuri di sé sono bimbi con un’alta autostima, che proprio in virtù di questa loro fiducia interiore, finiscono per diventare arroganti e presuntuosi. Insomma, stiamo parlando dei classici bimbi un po’ “saputelli“, francamente irritanti e antipatici. Cosa possiamo fare per correggere questi comportamenti senza ferirli?
Bambini troppo sicuri di sé o solo bambini arroganti?
Anche se ancora piccoli, e fermo restando che aiutare i nostri figli a costruirsi una buona autostima è importantissimo, è altrettanto vero che compito dei genitori è anche quello di porre un freno all’ego dei piccoli, affinché non diventino delle persone autoreferenziali del tutto incapaci di interagire in modo costruttivo con gli altri, considerati “inferiori”. Percepirsi più e meglio di quello che si è (più bravi, intelligenti, preparati, competenti, simpatici eccetera) dipende da un’educazione basata soprattutto sui continui rinforzi positivi. Le continue lodi, anche laddove siano del tutto inopportune e superflue, sono inutili. Come sempre, la via di mezzo è la strada giusta da percorrere.
Creare una sorta di bolla elogiativa costante attorno al minore è sbagliato. Se nessun fattore concorre a mettere in dubbio la propria infallibilità e superiorità, come accade normalmente nella vita, il bambino continuerà ad andare avanti convinto di essere il migliore in tutto. Di conseguenza, si mostrerà arrogante e supponente. Come aiutare i nostri bimbi troppo sicuri di sé a ridurre il proprio ego senza che, però, si incrini la loro autostima che deve restare solida?
Consigli per non ledere l’autostima dei bambini
Ebbene, prima che sia la vita stessa, in modo poco “gentile”, a demolire le sue certezze di superiorità, è bene farlo in famiglia in modo soft e in un ambiente sorvegliato. Il bambino deve capire che anche gli altri hanno competenze e abilità spesso superiori alle sue e il modo migliore è che lo scopra da solo. Ad esempio, diciamo che il vostro bambino ha dei “cavalli di battaglia” su cui ama esibirsi (giochi di intelligenza, sport eccetera).
Cercate di creare delle situazioni in cui possa mettersi in competizione con bimbi più bravi di lui o almeno altrettanto in gamba. Se subirà uno “smacco”, questo sarà salutare per lui, anche se ci rimarrà male. Se ama competere è importante che si confronti con coetanei al suo livello o a livelli superiori, onde evitare l’effetto “ti piace vincere facile“?
Nessun bambino è sbagliato: questa regola è fondamentale
Inoltre, accanto alla necessità di sperimentare sensazioni a lui poco familiari che includono sconfitta e senso di fallimento (naturalmente da non enfatizzare perché sarà il bambino stesso ad elaborarle dentro di sé), è importante educare i piccoli al rispetto degli altri e all’empatia. Non lo sminuite, anzi, fategli sempre capire che siete orgogliosi di lui. Cercate di aiutarvi anche attraverso l’ausilio di libri, film e cartoni animati. Il fatto di riuscire bene in tante cose non rende le persone migliori delle altre, più meritevoli di amore o di considerazione.
Ciascuno di noi ha un proprio talento, abilità, alcune delle quali si notano meno delle altre, ma che sono altrettanto importanti. Spiegate al bambino che vantarsi non è un buon atteggiamento, perché i bambini “saputelli” diventano antipatici e non piacciono a nessuno, vengono lasciati soli dagli altri, mentre i bambini bravi e modesti vengono apprezzati e cercati da tutti.
Si tratta, alla fine, di una questione di equilibrio. Pertanto lodate i vostri figli per le loro abilità ma senza esagerare, e al contempo spendete con generosità buone parole anche nei riguardi di fratellini o sorelline, o altri bimbi che i bimbi conoscono e, magari, sottovalutano, per le loro qualità (anche morali). Vedrete che pian piano i vostri figli smetteranno di assumere atteggiamenti presuntuosi e saccenti e diventeranno più simpatici a tutti.