Educazione
Compiti a casa, come organizzare lo studio dei bambini delle elementari
Come abituare i bambini che iniziano le scuole elementari a fare i loro compiti ogni giorno? Ecco i consigli utili per mamme e papà
L’organizzazione dei compiti a casa dei nostri figli è sempre un’operazione che ci mette ansia. Quando arrivano alle elementari, infatti, i bambini devono cominciare ad abituarsi ad integrare il lavoro fatto a scuola con lo studio e gli esercizi casalinghi, che hanno lo scopo di “fissare” le nozioni nuove apprese in classe.
I compiti a casa in genere si modificano, ovvero diventano sempre più impegnativi, con il proseguo del percorso scolastico e dovrebbero esser calibrati in base all’età dei bambini.
Logicamente i primi esercizi delle prima elementare saranno molto facili e tali da non dover richiedere troppo lavoro serale da parte degli scolari, mentre al termine del ciclo elementare si “pretenderà” da loro uno sforzo maggiore, soprattutto a livello speculativo. Non per tutti i bambini, però, l’abitudine allo studio casalingo si acquisisce con facilità.
Per tanti piccoli infatti questo impegno supplementare rappresenta un vero tormento, da procrastinare quanto più possibile e da ridurre ai minimi termini. Il risultato sono spesso compiti frettolosi e mal fatti. Come far sì che i nostri figli, fin da subito si abituino invece a fare i compiti a casa con il giusto impegno e, magari, con piacere?
Dipende tutto dal metodo e dall’organizzazione. Regole intelligenti e un ambiente favorevole sono alla base di un buon studio casalingo. Ad esempio, per stimolare i piccoli all’impegno post scolastico, dovrete confezionare per loro uno spazio ad hoc, ordinato, “privato”, con tutto il materiale e gli accessori necessari allo studio.
Una bella scrivania, una sedia comoda, luci adatte, scaffali e mensole dove sistemare libri e quaderni, portapenne e contenitori divertenti, saranno il corredo giusto. Usate anche lavagnette su cui segnare con tanti colori diversi i compiti del giorno da cancellare ogni volta che uno viene portato a termine, e naturalmente “vestite” questo ambiente in modo che risulti allegro e stimolante, perché imparare nuove cose deve essere, oltre che un impegno, anche un piacere.
Per i primi tempi è bene che mamme e papà (ma basta un genitore o un adulto per volta), monitorino lo studio dei pargoli dando una mano se e quando necessario, o semplicemente rimanendo nella stanza con loro, anche svolgendo un’altra attività (in silenzio), per “supporto”.
In questo modo i bambini sapranno che per ogni difficoltà possono trovare una sponda d’aiuto. E’ bene che i bimbi facciano i compiti presto, e non ridosso dell’ora di cena, possibilmente sempre alla stessa ora (in tal modo diventa un’abitudine automatica mettersi al tavolo a studiare), e che possano fare una pausa (ad esempio per una sana merenda).
I compiti fatti bene sono l’incentivo migliore per i bambini, che una volta che imparano quanto sia gratificante svolgere correttamente un esercizio o imparare alla perfezione una lezione e dimostrarlo a scuola (con il rinforzo del giudizio positivo dell’insegnante), si impegneranno più volentieri.
Pertanto anche voi genitori chiedete alle maestre dei vostri figli quale sia il metodo migliore per fare i compiti e aiutate i vostri bimbi ad acquisirlo, in modo da facilitare il loro lavoro e renderlo davvero efficace. Lodateli, poi, quando svolgono bene il loro dovere di scolari e premiateli ogni tanto (non troppo spesso) con qualche piccolo regalino.
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