Cronaca
Mamme da legare: Come evitare un trasloco di casa per un viaggio o una passeggiata col bambino
Quando mettiamo piede fuori casa, che sia per una passeggiata o per un viaggio, le sospensioni dell’auto gridano vendetta.
Negli ultimi mesi, però, abbiamo cercato di darci una regolata. Dovete tener presente che non ho allattato al seno se non per pochi giorni: di conseguenza, alla normale borsa da passeggino dovevo aggiungere una piccola borsa termica con biberon già col latte in polvere dentro e thermos di acqua calda pronta all’uso. Se il viaggio era lungo, trovava posto anche lo scalda biberon da auto con una bottiglia aggiuntiva di acqua per farlo funzionare. La famigerata borsa da passeggino la conosciamo tutte: sostituisce la nostra borsa personale per mesi e mesi, e a noi è destinato solo un piccolo scomparto, mentre negli altri ci sono pannolini, creme, salviette, un cambio pulito, gel dopo puntura se è estate, acqua, qualcosa per tamponare la fame del pargolo se già svezzato, fazzolettini di carta, ciuccio di ricambio, salviette per pulire il ciuccio, giocattoli, maglia se si alza il vento, stivali se piove, piumino e guanti per una nevicata improvvisa, cappelli se doveste trovarvi all’improvviso in un deserto. Peso complessivo 15 kg, ma le mamme sono forti.
Se il viaggio è lungo vi verrà voglia di vivere in un camper: farebbe risparmiare tempo. Alla borsa per le “prime emergenze” vanno aggiunti: navicella se il bimbo è piccolo più telaio del passeggino per montarla, passeggino o ovetto se il bimbo è più grandicello, lettino pieghevole se dove andate non c’è una culla, materasso del lettino, lenzuola e/o coperte, sediolino per auto, pannolini, valigia coi vestiti, altri giocattoli, vasino o riduttore se il bimbo già li usa, eventuale triciclo, seggiolone, eventuali set da tavola. E pregate che il gioco di vostro figlio non sia un’enorme fattoria con animali. Tutto questo va caricato in modo che nulla resti libero nell’abitacolo, rappresentando un potenziale pericolo in caso di frenata improvvisa o rapido scarto dell’auto.
Noi non ne possiamo più. Ogni volta devo cominciare a pensare con largo anticipo a cosa portare e, siccome i bisogni della bimba cambiano di continuo, non riesco a elaborare un “protocollo” standard. Se poi dobbiamo andare a trovare i nostri genitori, devo anche fare in modo di lasciare dello spazio libero per i regali che la bambina inevitabilmente riceverà dai nonni. E pensate che, quando aveva ancora pochi mesi, portavo anche casse d’acqua per prepararle il latte, temendo di non trovare la marca giusta!
Bene, ho scoperto l’acqua calda: l’acqua e i pannolini li vendono ovunque. Mia figlia ignora i giocattoli che le porto perché è più impegnata a scoprire l’ambiente nuovo nel quale arriviamo, e difficilmente possono verificarsi nel giro di una settimana condizioni atmosferiche che vanno dai 30 gradi ai -10. Se mangia senza seggiolone, ma in braccio o nel passeggino, assimila comunque il cibo, e un cucchiaino di metallo al posto di quello solito con le principesse Disney non le provoca alcuno shock. Se porto solo due cambi di lenzuola non succede nulla, e c’è sempre la possibilità di fare un bucato anche fuori casa. Un telo di spugna dell’albergo o delle nonne può sostituire il suo accappatoio verde e lei sembra non accorgersene. L’auto è comunque stracolma, sia chiaro: generalmente è il passeggino a farla da padrone. Ma sfoltire il carico di tutti i piccoli oggetti quotidiani facilmente sostituibili mi dà già un senso di libertà tale! Anche nelle brevi passeggiate, oramai, la mia borsa trova di nuovo posto: mi sono abituata a portare così poche cose che anche le mie borse di Mary Poppins sembrano più leggere!
Cerchiamo di prevedere ogni singola eventualità, di preparaci come se andassimo su un’isola deserta, e usciamo cariche come muli. Invece basta rilassarsi un po’, e affidarsi alla scoperta: tanto, se dovesse venire uno scroscio di pioggia improvviso, accadrà esattamente l’unico giorno in cui avete dimenticato la copertura antipioggia del passeggino a casa.
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