Istruzione
Bambini aggressivi alla scuola materna, cosa possono fare mamme e maestre?
I bambini che frequentano la scuola materna possono manifestare atteggiamenti aggressivi, persino violenti: come si può intervenire?
Perché i bambini che frequentano la scuola materna a volte sembrano così arrabbiati e aggressivi? Perché picchiano i compagni e attivano comportamenti violenti o di sfida anche contro le maestre? Le ragioni possono essere davvero tante.
Bambini aggressivi alla scuola materna: cosa fare?
Per prima cosa va distinto il semplice comportamento aggressivo inteso come “scoppio”, liberazione di energia repressa, dal comportamento antisociale che è sintomo di Disturbo specifico della Condotta. In questo secondo caso il disagio è più profondo, il bambino agisce male, in modo violento contro coetanei e insegnanti per volontà specifica di fare loro del male, di provocare fastidio e sofferenza.
Nel primo caso, invece, la molla potrebbe non essere tanto il desiderio di procurare danno ad altri quanto un modo per sfogare rabbia accumulata. Ricordiamoci che proprio la rabbia è uno dei sentimenti primari dell’essere umano, che va sempre gestito ma non soffocato.
Detto questo, una delle ragioni più comuni per cui i bambini si mostrano aggressivi alla scuola materna e si distinguono per essere maneschi e violenti anche verbalmente con gli altri, è che tali comportamenti sono stati acquisiti a casa e non corretti ma, al contrario, del tutto ignorati e sottovalutati.
Se un bambino per attirare l’attenzione su di sé in famiglia impara ad assumere atteggiamenti prevaricanti, fastidiosi e aggressivi, e soprattutto se questi “funzionano”, allora tenderà a fare lo stesso a scuola. In questi casi il ruolo dei genitori è cruciale, perché spetta innanzi tutto a loro riconoscere che il proprio bambino ha dei problemi di rabbia che non sa gestire e prendere provvedimenti educativi.
E’ fondamentale: il bambino deve imparare ad avere rispetto
Il bambino deve imparare ad avere rispetto per gli altri, ma prima di tutto va seguito e ascoltato perché altrimenti la sua rabbia aumenterà. Il piccolo violento potrebbe sentirsi non capito, abbandonato a se stesso, e pertanto va rassicurato. Ma va anche guidato a comprendere che esistono dei limiti a quello che può fare, che deve avere rispetto dei giochi comuni e capire che non sono solo “suoi”. Inoltre, deve imparare a parlare e non urlare.
L’atteggiamento giusto in casa deve essere calmo, sereno, niente urla, regole chiare e qualche buon castigo ogni tanto. Il bimbo deve imparare a relazionarsi in modo non aggressivo con gli altri, pertanto i comportamenti corretti, anche scuola, vanno sempre premiati e quelli sbagliati (in cui perde il controllo), fermati e puniti in modo blando ma efficace.
Il bimbo aggressivo deve essere avviato all’empatia, e in questo l’esempio genitoriale in casa si rivela cruciale. Se, però, l’aggressività dei bambino dovesse apparire davvero eccessiva, allora sarà meglio ricorrere al consulto di uno psicologo per valutare che non vi siano all’origine disagi più profondi o che non si tratti di un atteggiamento che nasconda una storia di abusi.
Ecco un video interessante sui bambini aggressivi: