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Crescita

Come farsi ascoltare dai bambini senza urlare

I genitori spesso hanno difficoltà a farsi ascoltare e ubbidire dai propri figli, perché non riescono ad imporsi con autorevolezza senza urlare. Ecco qualche consiglio utile

Ma quanto può essere difficile e snervante riuscire a farsi ascoltare dai propri bambini? Sono tante le case in cui si sente urlare da mane a sera, perché tutti, per ricavarsi uno spazio di ascolto, non trovano mezzo migliore se non quello di alzare la voce fino a superare le altre.

Questo finisce per creare un gran caos, per provocare inquinamento acustico e per generare fratture familiari tra genitori e figli. Quando si arriva a dover gridare in continuazione, è segno che la comunicazione si è interrotta.

Qual è il nocciolo del problema? Da un lato, i genitori non riescono a stabilire un reale contatto con i propri figli, limitandosi a dare dei comandi alla rinfusa, disordinati e privi di logica. Dall’altro, a mancare è proprio l’autorevolezza genitoriale. Per farsi ascoltare da un bambino bisogna porsi, anche fisicamente, al suo livello, soprattutto se abbiamo figli piccoli, e parlare un linguaggio semplice, alla loro portata.

Se dobbiamo porre un divieto, dobbiamo perciò cercare il contatto, fisico (ad esempio sedendoci ad altezza del bambino e prendendogli una mano), e visivo. La voce deve essere calma , forte, ma non stridula, e l’atteggiamento perfettamente controllato. Fornite sempre ai bambini delle spiegazioni, brevi ma comprensibili, del vostro divieto, della vostra ammonizione, del vostro consiglio.

La semplice negazione urlata non può sortire alcun effetto, se non quello di esasperare voi e irritare il bambino, spingendolo immediatamente a trasgredire. E’ importante dare delle regole ai bimbi, ma devono essere poche, chiare, condivise e rispettate da tutti i membri della famiglia (quindi è essenziale che ciò che stabilisce la madre non venga disatteso dal comportamento paterno), e soprattutto devono avare un “senso” evidente anche per i piccoli.

Le minacce, poi, meglio lasciarle proprio da parte, così come il tono ironico, e i piccoli ricatti che non servono a nulla. Cose del tipo: “Fallo per mamma”, oppure: “Così mi fai soffrire”, sono frasi non educative, che peraltro fanno perdere autorevolezza alla figura genitoriale. Ricordate che i bambini osservano e imitano gli adulti, se voi perdete la calma facilmente e vi mettete ad urlare spesso e volentieri, i vostri piccoli impareranno presto a fare altrettanto.

Tanto più vi mostrerete sempre calmi, sereni e controllati, tanto più facile sarà stabilire un buon livello di comunicazione costruttiva con i vostri figli.

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Foto| via Pinterest

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