Crescita
Nuoto per bambini, i pro e i contro dell’allenamento in piscina
Il nuoto è uno sport completo e divertente, adatto a bambini anche molto piccoli. Vediamo, però, se esistono anche controindicazioni a quest’attività in acqua
Il nuoto è uno degli sport più adatti ai bambini fin dai primi anni di vita, anche perché l’elemento liquido è loro congeniale e permette di acquisire facilmente sicurezza e coordinazione nei movimenti senza lo sforzo richiesto sulla “terra ferma”.
Tuttavia, la maggior parte dei bambini comincia a praticare questo bellissimo sport a partire dai 4-5 anni in avanti, non esistono limiti di età per iniziare. Quali sono i vantaggi dell’allenamento in piscina dal punto di vista fisico?
Il nuoto permette uno sviluppo armonioso di tutto l’apparato muscolo-scheletrico del corpo, perché i diversi stili permettono di stimolare gambe, braccia, spalle, muscolatura addominale e dorsale. Esercizi che conferiscono al fisico dei bambini una struttura solida, spalle dritte e forti, e naturalmente gambe toniche.
Durante le sessioni di allenamento in piscina il peso dello sforzo viene equamente suddiviso per tutto il corpo, si percepisce meno la fatica e non si suda, inoltre nuotare migliora la capacità polmonare, la coordinazione motoria, la resistenza e stimola il cuore e l’apparato cardiocircolatorio.
Tutte ottime ragioni per iscrivere i nostri cuccioli in piscina. Sono, però, considerati in modo un po’ controverso dagli ortopedici i benefici per i bambini che soffrono di scoliosi e deviazioni della colonna. Un tempo proprio il nuoto era caldamente consigliato, ma oggi si tende a preferire altre discipline.
In ogni modo questo discorso vale solo per le scoliosi idiopatiche accentuate, negli altri casi il problema non si pone e, anzi il nuoto aiuta proprio quei piccoli che abbiano dei difetti posturali. Ci sono anche altre piccole controindicazioni all’allenamento in piscina. Se praticato a livello agonistico o troppo intenso, può favorire piccoli traumi, come ad esempio disturbi articolari alle spalle, e dal punto di vista psicologico non si rivela adatto ai bambini timidi e introversi perché li isola ancora di più, trattandosi di uno sport individuale.
Attenzione anche alle malattie della pelle come i funghi, il cui contagio è facilitato in ambienti umidi come i bordi piscina e le docce comuni. Altra nota dolente: i costi. Iscrivere i bimbi in piscina prevede un notevole esborso, soprattutto se parliamo di piscine private, senza contare che gli allenamenti portano via tanto tempo, tra fase preparatoria, lezione vera e propria, spogliatoio e docce.
In ogni caso, le controindicazioni al nuoto sono decisamente inferiori rispetto ai vantaggi, pertanto prendete tutte le informazioni del caso consultandovi anche con il pediatra, e se il vostro cucciolo manifesta grande inclinazione verso questa bellissima disciplina sportiva, dategli la possibilità di praticarla regolarmente.
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