Alimentazione per bambini
Mensa scolastica, i bambini non amano i cibi nuovi? Educhiamoli così
Quante volte capita che i nostri bambini storcano il naso davanti ai piatti proposti nella mensa scolastica? Ecco come convincerli a mangiare anche pietanze a cui non sono abituati
La refezione scolastica non sempre è all’altezza delle aspettative dei genitori, ma in genere le mense dove i nostri bambini mangiano propongono piatti di buona qualità, e i menù sono variati ed equilibrati.
Anzi, non di rado capita che proprio mangiando a scuola, i piccoli abbiano la possibilità di assaggiare pietanze del tutto nuove che a casa non erano mai state loro proposte. Ciò accade soprattutto con le verdure, ortaggi e insalate che i bambini guardano con “sospetto”, e che volentieri scartano ancor prima di averle assaggiate.
Non sempre l’aspetto dei piatti, sia di carne, di pesce o vegetariani della mensa, hanno un aspetto propriamente appetitoso, ma questo non significa che non siano gustosi. I bambini che fanno i capricci, che storcono il naso davanti al vassoio del pranzo, che si rifiutano di mangiare alla mensa scolastica nonostante i loro compagnetti non facciano tante storie, devono essere non assecondati, ma educati al ripetto del cibo.
Infatti molto spesso questi bimbi sono abituati a menù casalinghi molto limitati, e si abituano a mangiare giusto due o tre piatti collaudati, rifiutandosi di provare altri sapori e mettendo in croce i genitori. Come aiutarli ad uscire da questa impasse gastronomica, e ad apprezzare anche il “diverso” cibo della mensa scolastica?
Innanzi tutto, un buon trucco è far sì che i bimbi arrivino all’ora del pranzo affamati. Per questa ragione si deve puntare su una ricca prima colazione (che deve fornire almeno il 15% delle calorie giornaliere totali), e su uno spuntino della ricreazione modesto, leggero (ad esempio un semplice panino al latte senza nulla, un frutto come una banana eccetera).
La fame, si sa, è senza dubbio il miglior companatico pertanto controllate accuratamente zaini e tasche dei vostri piccoli ed eliminate ogni snack, cioccolatino o caramella che possa contribuire a “guastare” loro l’appetito. Inoltre, si può stimolare il bambino a dare dei “giudizi” sul cibo della mensa, e raccontare a casa cosa hanno mangiato, mostrandosi molto incuriositi e positivi sui nuovi sapori.
Per dare il “voto” il bambino deve per forza almeno assaggiare ogni pietanza. Informandovi sui menù settimanali della mena scolastica del vostro bambino, potete, se il piccolo rifiuta di assaggiare qualcosa, giocare così: fargli trovare la stessa ricetta a casa. In questo modo, il bimbo capirà che si tratta di un cibo buono che prima o poi dovrà assaggiare.
E’ importante non forzare mai il piccolo a finire il piatto. Se il minestrone non gli piace, non è necessario che ne mangi un piatto colmo, bastano poche cucchiaiate per far sì che si abitui al gusto prima di passare a qualcosa che gli piaccia di più.
Mangiare non deve mai essere un obbligo, ma un piacere, pertanto stimolate i piccoli a seguire l’esempio dei compagni che mangiano senza fare i capricci e godersi il momento del pasto a scuola non solo per il nutrimento che ne ricavano, ma anche come bel momento di condivisione e di relax con gli altri.
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