Cronaca
Mamme da legare: I primi gesti di affetto del bambino
Da quando mia figlia ha compiuto un anno, è stato un crescendo di gesti d’affetto.
Fino a quel momento, quando mi andava bene la bambina si stringeva a me mentre dormivamo insieme. Più per stare comoda e al calduccio che per altro, secondo me…
Mentre il padre sognava il momento in cui, tornato dal lavoro, avrebbe abbracciato la bimba che gli correva incontro, ci accontentavamo di riempirla di baci senza nulla in cambio. Finché, un giorno di qualche mese fa, non mi sono resa conto che quello scagliarsi verso di me a bocca aperta poteva essere un bacio. Ed, effettivamente, lo era. Ce l’avevo sotto gli occhi da settimane e non me ne ero resa conto! Fino a qualche mese fa, il gesto d’affetto più grande era quello di portarsi la mia mano sugli occhi, prima di dormire. Adesso mi sveglio la mattina con una vocina che dice “mmmm-bà!”, verso che precede immediatamente la testata che ricevo, tentativo da parte di mia figlia di bacio al buio.
La bambina ogni tanto mi corre incontro e mi abbraccia, prende il mio braccio e ci si cinge le spalle. Io, ogni volta, sento la mia volontà che si sgretola. Non è una situazione nuova, in fondo: sono da una vita schiava dei gatti, non resisto al loro essere così deliziosi, quando ci si mettono. Ma con mia figlia è diverso perché l’ho aspettato tanto e ho quasi rischiato di non accorgermene, all’inizio. Ma che potevo saperne, che i bambini si lanciano come se volessero sferrarti un morso e invece vogliono baciarti?
Adesso, a volte, va avanti e indetro mentre gioca, venendo da me con cadenza regolare per darmi un bacio. Fa quel versetto ridicolo, amplificandolo all’infinito, o mi lancia un bacio con la mano, da lontano. Non so quanto durerà tutto quest’affetto che, per ora, è più un gioco che altro per lei. Nel frattempo, mi godo ogni bacetto, ogni abbraccio e ogni pacca sulla spalla che mi dà. Già, perché mi dà anche le pacche sulla spalla, quando la mattina la prendo dal lettino: “Brava, mamma, ti sei decisa”.