Gravidanza
Dall’embrione al feto, cosa accade nei primi giorni della gravidanza
Una volta che il concepimento sia avvenuto, e che l’ovulo fecondato si sia impiantato nell’utero materno, come si sviluppa l’embrione? E’ già feto? Scopriamo cosa accade nei primi giorni della dolce attesa
Avevamo lasciato all’inizio, ovvero alla fase del concepimento, quella straordinaria avventura che è lo sviluppo intrauterino della vita umana, e ora riprendiamo le fila partendo proprio dai primi giorni della gravidanza.
Una volta giunto nella cavità uterina, l’embrione vi si annida, provocando, in alcune donne (ma non accade sempre), piccole perdite ematiche definite spotting da impianto.
Il piccolo agglomerato di cellule in questa fase viene definito embrione, come abbiamo visto, e continuerà ad essere così chiamato almeno fino alla decima settimana di gestazione, quando ci si potrà riferire a “lui” come feto. In realtà si tratta di una distinzione del tutto arbitraria e non ha significati “scientifici”.
Infatti, dal momento esatto in cui viene fecondato e si forma lo zigote, il nascituro, provvisto già di tutto il suo corredo cromosomico, è, di fatto, un nuovo essere umano in formazione. Dunque, nei primi giorni subito dopo il concepimento, difficilmente una donna si accorge di essere rimasta incinta, perché ancora non percepisce alcun sintomo “specifico”, che, però, non tarderà a farsi sentire.
L’età gestazionale, ovvero il periodo della gravidanza in cui la donna si trova, viene conteggiata dal ginecologo attraverso uno strumento (ormai disponibile anche on-line) chiamato regolo ostetrico, che ricava la data del parto partendo dal primo giorno dell’ultima mestruazione. L’età “concezionale”, invece, ovvero quella del feto, si conteggia dal 14° giorno del ciclo mestruale, pertanto la terza settimana di gravidanza corrisponde alla prima dell’embrione.
Una gestazione normale, regolare, dura circa 40 settimane, ovvero nove mesi. Durante i primi giorni si innescano alcuni meccanismi ormonali importanti per permettere lo sviluppo intrauterino del bambino, ad esempio comincia ad essere secreto un ormone chiamato gonadotropina corionica umana, o HCG, prodotto dalla placenta che si sviluppa intorno all’embrione.
Altri ormoni della gravidanza sono gli estrogeni (che servono per la “costruzione” della membrana uterina), il progesterone (che impedisce all’utero di contrarsi e quindi danneggiare l’embrione), e la prolattina, necessari per la produzione del latte materno.
Tutti questi ormoni provocano i classici disturbi dell’inizio della gravidanza, come la nausea mattutina, i bruciori di stomaco, la cefalea, i problemi intestinali tra cui la stipsi, la ritenzione idrica e l’arrossamento della pelle con le tendenza alla formazione delle macchie sul viso (cloasma gravidico). Nella prossima puntata scopriremo come si sviluppa l’embrione nel corso del primo mese di gestazione e le modiche del copro della donna.
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Foto| via Pinterest