Crescita
Incidenti scolastici in aumento, sono soprattutto i maschietti a farsi male a scuola
I bambini che si fanno male a scuola, perché cadono o “se le danno” con qualche compagnetto sono in aumento, denunciano i pediatri. Vediamo chi e perché è più a rischio di incorrere in incidenti scolastici
Li pensiamo perfettamente al sicuro da incidenti e traumi, eppure i nostri bambini, durante le ore di scuola, rischiano di farsi anche molto male, spesso per pura disattenzione.
Secondo i dati dei pediatri italiani sono in aumento i casi di lesioni da incidenti scolastici di una certa gravità che richiedono l’intervento immediato. Il Reparto pediatrico dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano, ad esempio, ospita in media 3-5 bambini alla settimana vittime proprio di eventi traumatici occorsi a scuola o all’asilo.
L’età più a rischio è la fascia dai 2 ai 4 anni, quando i bimbi che frequentano la scuola d’infanzia più facilmente possono procurarsi ferite e lesioni cadendo, giocando, scivolando eccetera, anche perché il loro equilibrio è ancora un po’ instabile e poi tendono a distrarsi molto facilmente e a non vedere i pericoli e gli ostacoli vicino a loro.
Un certo numero di contusioni sono poi legate all’interazione, diciamo non proprio amichevole, tra i bimbi stessi. Spintoni e qualche bel pestone non mancano. I bambini più sbadati e maneschi sono i maschietti, come del resto è sempre stato. Le bimbe, infatti, di solito sono un pochino più calme, e quindi anche meno facili agli incidenti comuni.
I maschi incappano due volte più delle femmine in questi infortuni, che tipicamente si verificano nei corridoi al momento dell’intervallo, in cortile o in palestra. E’ curioso, ma davvero i maschi sono più inclini a farsi male a scuola, e questo è vero anche nelle classi di età più giovani, dopo l’anno di vita dunque
Spiega il dottor Antonino Reale, pediatra presso l’Ospedale Bambin Gesù di Roma. E aggiunge:
Nell’80% dei casi si tratta di incidenti non prevedibili, come “spintoni o cadute, ma nel 20% sono eventi evitabili
Ovvero, si tratta di pericoli che provengono da giocattoli non a norma e da un arredo scolastico ugualmente non adatto ai bambini, in cui siano presenti spigoli non arrotondati, giochi e oggetti potenzialmente contundenti. L’esperto sottolinea che sebbene i pericoli maggiori per l’incolumità dei più piccoli si nascondano tra le apparentemente rassicuranti pareti domestiche, è però vero che anche gli ambienti scolastici, soprattutto considerando che ancora troppi edifici in Italia sono da ristrutturare e ammodernare perché letteralmente fatiscenti, non sono da meno.
La sorveglianza degli insegnanti e degli educatori non può essere sufficiente, occorre anche investire nell’edilizia scolastica per la messa in sicurezza delle strutture più vecchie e obsolete. A rischio non c’è solo l’incolumità dei bambini, ma anche quella di tutti coloro che frequentano ogni giorno aule e corrodi scolastici, tutto il personale, insegnante e non, che troppo spesso si trova a dover lavorare in condizioni a dir poco vergognose.
Il degrado della scuola italiana è materialmente simbolizzato dalle condizioni dei suoi edifici. Creare ambienti sicuri, moderni, possibilmente allegri, in cui fare lezione e far giocare i bambini potrebbe perciò anche contribuire a ridurre i casi di incidenti traumatici in età infantile.
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Fonte| ADNKronos
Foto| via Pinterest