Crescita
I 5 disturbi da tic passeggeri più comuni nei bambini
Durante la crescita i bambini possono sviluppare alcuni tic nervosi che, nella maggior parte dei casi, sono transitori e passeggeri. Ecco i più comuni
Molti bambini tra i 6 e i 7 anni, in concomitanza con lo “stress” generato dall’ingresso nella scuola elementare, manifestano disturbi da tic, che nella maggior parte dei casi, però, rappresentano un fenomeno del tutto transitorio che non indica alcuno specifico problema neurologico.
I tic nervosi, come tutti ben sappiamo, sono movimenti, smorfie o persino suoni incontrollati, che hanno la caratteristica di essere “irresistibili”, ovvero di non poter essere soffocati, e soprattutto tendono a ripetersi molte volte, spesso in serie.
I bambini manifestano questo genere di disturbo più frequentemente durante i momenti di particolare impegno psico-fisico, ad esempio durante le ore di scuole, mentre nei momento di relax i tic si riducono e spariscono nel sonno. I bambini stessi si angosciano per “colpa” dei tic, perché si rendono che si tratti di un disturbo che sfugge al loro controllo che li rende ridicoli, destinato a permanere per sempre.
Allora subentra la vergogna e il tentativo, del tutto inutile, di bloccare gesti e movimenti inconsulti, con l’unico risultato di accentuarli (perché all’origine, ricordiamolo, c’è una gestione immatura delle stress). A volte questi disturbi si accentuano nei bambini dopo infezioni da streptococco, e anche in questo caso sono destinati e migliorare e risolversi con la crescita.
Circa il 20% dei bambini soffre occasionalmente, ovvero per brevi periodi, di tic nervosi, che scompaiono nel giro di pochi mesi. I pediatri consigliano di portare il bambino del neurologo o dal neuropsichiatra solo quando i tic, specie se combinati (motori semplici, motori complessi come saltelli, sonori semplici e complessi), si ripetano in modo continuativo per oltre un anno senza miglioramenti.
Vediamo, invece, una piccola classifica dei 5 tic nervosi più comuni e passeggeri tra i bambini nell’età scolare:
- Sbattimento delle palpebre ripetuto e accentuato (“blink reflex”) di uno o di entrambi gli occhi
- Smorfie e ammiccamenti del viso
- Tamburellare delle dita su una superficie o sulla proprie gambe
- Movimenti incessanti della gambe
- Ripetizione di parole o melodie sottovoce (il bambino lo fa senza accorgersi)
Come anticipato, non c’è troppo da preoccuparsi, ma semmai è bene rassicurare il bambino e ridurre i fattori di ansia e stress, come le eccessive aspettative circa il profitto scolastico o sportivo. I tic nervosi passeranno presto.
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Foto| via Pinterest