Gravidanza
I farmaci ammessi per la cura dell’ipertensione in gravidanza
L’ipertensione gravidica è un disturbo comune che, però, va attentamente monitorato. Vediamo quali sono i farmaci per abbassare la pressione compatibili con la gravidanza
L’ipertensione gravidica, che può essere lieve o marcata, è una condizione abbastanza comune che, però, va sempre tenuta sotto controllo perché esiste il rischio che degeneri in preeclampsia, o gestosi, con pericoli per la salute di mamma e feto e parto precoce.
La pressione alta in gravidanza dipende da molti fattori, non ultima l’azione vasocostrittrice indotta dagli ormoni e dall’affaticamento cardiaco che deve “pompare per due”.
In molti casi una ipertensione lieve, legata alla sola gestazione, si risolve con il parto e non necessita di particolari terapie se non continui monitoraggi e uno stile di vita materno che riduca i fattori di rischio. Ad esempio seguire una dieta nutriente ma leggera, iposodica, bene molta acqua, evitare l’aumento eccessivo di peso e fare moderata attività fisica, sono alcune delle buone abitudini che possono contribuire e mantenere in equilibrio i valori pressori.
L’ipertensione tende ad aggravarsi ala fine della gravidanza, ragion per cui a volte si preferisce anticipare il parto con un taglio cesareo programmato. Tuttavia, se invece i valori pressori troppo elevati si manifestano nella prima parte della gravidanza, è necessario abbassarli attraverso una opportuna terapia farmacologica.
Sebbene di solito in gravidanza l’assunzione di farmaci sia sconsigliata, in questo caso è invece importante che la futura mamma si curi per evitare conseguenze peggiori, soprattutto aborto e parto prematuro. I medicinali comunemente prescritti dai cardiologi per abbassare la pressione sanguigna sono diversi, spesso da assumersi in formula combinata.
Tra questi ci sono gli antiipertensivi che fungono come agenti centrali, i beta-bloccanti (che influiscono sulla frequenza delle pulsazioni facendo sì che il cuore pompi meno sangue), gli ace-inibitori (che riducono o impediscono la produzione di sostanze che hanno effetto vasocostrittore), i calcio-antagonisti. Ecco una lista di quelli che anche le donne in dolce attesa possono assumere senza rischi per sé e per il feto:
- Agenti centrali (agiscono direttamente sul sistema nervoso simpatico):
Alfa-metil-Dopa
Clonidina - Beta-bloccanti:
Labetalolo
Atenololo
Metaprololo
Propanololo - Vasodilatatori periferici:
Idralazina
Diazossido
Minoxidil - Calcio-antagonisti:
Nifedipina
Lacidipina
Tutti i farmaci per curare l’ipertensione gravidica e ridurre i rischi di gestosi sono da assumersi previa prescrizione medica e controllo del cardiologo e del ginecologo. Le dosi e i tempi della terapia vanno modulati in base alle condizioni materne.
E’ bene che la futura mamma alla seconda gravidanza che, nella prima, abbia sofferto di pressione alta, riduca subito i fattori di rischio e si attenga alle indicazioni del proprio ginecologo.
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Foto| via Pinterest