Crescita
Il divaricatore delle anche per il neonato per curare un disturbo frequente
Il divaricatore delle anche per il neonato è uno strumento che serve per prevenire e risolvere un comune disturbo articolare che si chiama displasia dell’anca. Vediamo perché e come si usa
Il divaricatore alle anche è un dispositivo ortopedico che viene fatto indossare ai neonati che manifestino una displasia delle anche abbastanza seria o diagnosticata tardivamente (dopo il quarto mese di vita).
L’articolazione del bacino dei neonati, infatti, talvolta si presenta immatura, tanto che nei primi mesi la saldatura tra la testa del femore e la corrispondente cavità dell’anca non è completa e pertanto le due ossa, non combaciando, si allontanano. Questa anomalia in genere è molto lieve, nel senso che la testa del femore del bebè, pur non incastrandosi perfettamente all’acetabolo (la cavità dell’anca dove dovrebbe inserirsi), se ne discosta in modo minimo.
In casi meno frequenti, però, la displasia è più accentuata tanto da portare al rischio di lussazione o sub-lussazione, con le due ossa completamente separate. Dobbiamo tenere conto che l’articolazione del bacino si trova a metà del corpo, e deve non solo sorreggerci e fungere da baricentro, ma permetterci di camminare in modo fluido.
Per tale ragione la forma anatomica delle anche è fatta ad incastro, ovvero la parte superiore del femore (l’osso della coscia) detta testa, poggia saldamento alla corrispondente cavità presente nella porzione esterna di ciascuna anca, detta acetabolo. Nei neonati, soprattutto se prematuri, talvolta questa combinazione non è perfetta perché l’articolazione non è ancora del tutto matura, e pertanto si verifica la displasia.
Per giunger ad una diagnosi il pediatra effettua, nel corso della prima visita obbligatoria (entro i primi 45 giorni del bebè), una manovra detta di Ortolani-Barlow, che serve per valutare il livello di sviluppo dell’articolazione e che individua i casi più gravi di displasia. In caso di dubbio, però, è necessario, entro le 12 settimane di vita, sottoporre il bambino anche ad una ecografia delle anche.
Come si tratta la displasia? Nei casi lievi è sufficiente mantenere il più possibile il bambino con le gambine divaricate in modo che la testa del femore non prema contro l’acetabolo dell’anca non ancora sviluppato. Può bastare anche far indossare al bebè un doppio pannolino e il gioco è fatto. Nel giro di pochi mesi, completandosi lo sviluppo articolare, la displasia scompare.
Nei casi più gravi, però, quando esiste il rischio di lussazione, oppure quando il bebè abbia più di 4 mesi, si dota il piccolo di un dispositivo chiamato divaricatore delle anche, da fargli indossare sempre perché è strutturato in modo da mantenergli le gambe sempre divaricate.
Questo tutore fisso va fatto indossare la bambino per diversi mesi, e intanto si monitorerà lo sviluppo dell’articolazione attraverso controllo ecografici periodici. Se la displasia è di gravità intermedia e il bambino ha non più di un mese di vita, gli si fa indossare sopra il pannolino un divaricatore a mutandina, elastico.
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Foto| via Pinterest