Crescita
I disturbi specifici del linguaggio, quali sono e come si curano?
I disturbi specifici del linguaggio sono delle condizioni spesso frequenti in età prescolare e che sono soliti risolversi nel giro di pochi anni. Sono di diverso tipo e vanno affrontati con l’aiuto di un esperto.
I disturbi specifici del linguaggio sono dei disturbi neuropsichici molto frequenti nei bambini con età compresa tra i 2 e i 6 anni: si tratta di problemi linguistici che possono manifestarsi da soli o insieme a particolari patologie, come ad esempio deficit neuromotori, sensoriali, cognitivi e relazionali. I primi sono propriamente detti Disturbi specifici del linguaggio o DSL, mentre i secondi sono detti secondari o associati ad un altro disordine primario.
Secondo recenti studi, più della metà dei bambini affetti da disturbi specifici del linguaggio ha problemi legati alla lettura, al calcolo, alla scrittura, con patologie come dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia. I problemi vanno affrontati quando si presentano e solitamente si manifestano in età prescolare e scolare: solitamente il momento in cui ci si accorge che nel linguaggio dei bambini c’è qualcosa che non va è intorno ai tre anni, quando il piccolo dovrebbe aver già appreso bene come si parla.
Il disturbo non si risolverà da solo: i genitori che si accorgono che c’è qualcosa che non va nei loro piccoli non devono sperare di poter fare tutto da soli o che il tempo possa aggiustare qualche piccola imperfezione nel linguaggio. Bisogna affidarsi ad esperti, a professionisti e, in questo caso, a medici logopedisti che possano aiutare il bambino sin dai primi sintomi, così da limitare i problemi che potrebbe avere a scuola.
Quando preoccuparsi? Se a 12 mesi il piccolo ha difficoltà di comprensione del linguaggio, se a 24 mesi non produce più di 10 parole e ha difficoltà di comprensione, se a 30 mesi produce meno di 50 parole e non combina insieme due parole, oltre ad aver problemi di comprensione.
Foto | da Flickr di nicocavallotto
Via | Ospedale Bambino Gesù
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