Gravidanza
Biancospino in gravidanza, per quali disturbi è consigliato?
In fitoterapia il biancospino è consigliato per combattere stati di ansia, disturbi del sonno e palpitazioni, ovvero disturbi che in gravidanza sono comuni. Ma questo rimedio naturale è adatto anche ad una donna incinta?
Il biancospino è una pianta conosciuta fin dai tempi più antichi per le sue proprietà blandamente sedative e regolatrici della pressione sanguigna tanto da essere definita “amica del cuore“. Gli estratti di biancospino, fungono da regolatori della pressione, infatti, aiutano a ridurla quando sia troppo elevata, e ad innalzarla quando troppo bassa, ma sono efficaci anche in caso di tachicardia e palpitazioni, anche notturne.
Questi disturbi sono abbastanza comuni in gravidanza, ma una donna in dolce attesa che voglia riportare i valori pressori in equilibrio, o che voglia rallentare un battito troppo accelerato, può ricorrere alle proprietà calmanti e vasodilatatrici del biancospino?
Questa pianta, infatti, migliora la circolazione sanguigna e la tonicità del muscolo cardiaco e dei vasi, e in questo senso è molto efficace in chi abbia blandi disturbi cardiocircolatori legati, in caso di gravidanza, all’affaticamento dell’organismo e all’effetto degli ormoni. Assumere biancospino – poi, è un buon modo per calmare un sistema nervoso ipereccitato, per facilitare il sonno (non a caso troviamo questo estratto anche nelle comuni tisane per dormire), per ridurre i livelli di ansia.
Anche in questo caso stiamo parlando di disturbi abbastanza comuni in gravidanza. Il biancospino per regolare la circolazione e migliorare l’attività e il tono cardiaco si assume in capsule di estratto secco in una dose variabile da due a sei al giorno.
Come ansiolitico e sonnifero naturale, si può invece assumere sotto forma di tisana mezzora prima di andare a dormire. In gravidanza non sono noti particolari effetti nocivi sul bambino, ma dal momento che non sono stati effettuati studi specifici non è al momento consigliato assumere le casule senza il via libera del medico.
In linea di massima, anche seguendo la cura, è meglio attenersi alle dosi più basse da non assumersi per lunghi periodi, mentre per quanto riguarda la tisana, che ha un effetto meno forte, non dovrebbero esserci controindicazioni. Tuttavia, è sempre e comunque meglio, prima di assumere qualunque rimedio naturale fitoterapico in gravidanza, interpellare il proprio medico di base o, meglio ancora, il ginecologo.
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Foto| via Pinterest