Salute e benessere
Fumo passivo e bambini, perché è tanto pericoloso?
Il fumo passivo è dannoso per la salute di adulti e bambini, ma esattamente quali sono le conseguenze nocive per i più piccoli?
Secondo le ultime stime, solo in Italia oltre il 50% dei bambini è vittima del fumo passivo e soffre per le conseguenze delle pessime abitudini degli adulti che li circondano.
Come tante ricerche scientifiche hanno dimostrato anche di recente, i danni del fumo passivo, tra cui l’aumento del rischio di sviluppare forme tumorali maligne, sono pari a quelli del fumo “attivo”, e possiamo solo immaginare quanto ancora maggiori siano i pericoli per i bambini, il cui corpo è più delicato e gli organi della respirazione in pieno sviluppo.
Tra gli “effetti collaterali” più comuni e immediati, diciamo a breve termine, che interessano i piccoli esposti al fumo negli ambienti in cui normalmente vivono, ci sono le malattie dell’apparato respiratorio, tra cui asma, bronchite cronica, bronchiolite. Sempre stando agli ultimi dati diramati dal Reparto di Broncopneumatologia dell’Ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma, un bambino piccolo su 5 che arrivi al pronto soccorso con sintomi come tosse e broncospasmo, è vittima degli effetti del fumo passivo.
Ciò non stupisce, dal momento che un neonato su 5 nasce da madre fumatrice e che il 38% dei bambini assorbe il fumo passivo da un genitore tabagista che fuma in casa. Se le patologie respiratorie, la tosse e la bronchite sono i primi danni che il fumo di sigarette di seconda mano produca sull’organismo dei bambini, non bisogna dimenticare i rischi per la loro salute futura.
A parte il fatto che i figli di fumatori sono molto più predisposti degli altri a diventare tabagisti a loro volta, una volta cresciuti è il loro cuore ad essere più a rischio. Angina pectoris, infarto, ictus, cardiopatia ischemica sono solo alcune delle patologie collegate al fumo. Si tratta di problemi gravi che rappresentano anche la prima causa di morte negli adulti, senza contare, naturalmente l’incidenza del tumore al polmone in coloro che abbiano fumato o siano stati a lungo esposti al fumo passivo.
Sempre stando ai dati scientifici a nostra disposizione, i figli di madri fumatrici (che fumino, anche se poco, in gravidanza o che siano esposte al fumo di “terzi”, o che abbiano fumato fino al concepimento), rischiano più degli altri di nascere prematuri o di avere un basso peso alla nascita, con tutte le conseguenze del caso.
Infine, al fumo passivo sono associati anche maggiori rischi di SIDS, sindrome della morte in culla. Secondo le stime dell’OMS, infatti, eliminando il fumo passivo sarebbe possibile prevenire un terzo di tutti i casi di SIDS nel mondo. Smettere di fumare, quindi, non è solo una scelta salutare per ogni fumatore o fumatrice adulto, ma rappresenta anche un atto d’amore per i propri figli, quelli che ci sono già, e quelli che nasceranno.
- Non dimenticate di scaricare la Blogo App, per essere sempre aggiornati sui nostri contenuti. E’ disponibile su App Store e su Google Play ed è gratuita.