Salute e benessere
Come prevenire la scabbia a scuola
La scabbia è una parassitosi della pelle non grave ma molto fastidiosa e contagiosa. Vediamo come prevenirla nei bambini a scuola
Quando a scuola si diffonde la notizia che ci sono stati casi di scabbia (o altro genere di parassitosi contagiosa), in genere le mamme e i papà dei bambini che frequentano l’istituto vengono presi dal panico e corrono a ritirare i propri piccoli.
In realtà, prendersi la scabbia a scuola è un evento molto più raro di quanto si possa immaginare, è molto più facile e frequente che il bambino entri in contatto con l’acaro Sarcoptes Scabiae in famiglia o in altri ambienti che non siano le alule scolastiche. Come si trasmette questa fastidiosa malattia della pelle caratterizzata da eruzioni cutanee e prurito intenso?
Attraverso il contatto “pelle contro pelle” prolungato con persone già portatrici del parassita (nel caso dei bambini ad esempio attraverso il gioco con i coetanei o l’abbraccio di genitori o altri adulti già malati), o vivendo in ambienti in cui il microrganismo si trova (ne bastano pochi che poi proliferano nel corpo umano).
Vestiti, lenzuola, tappeti e divani sono ambienti perfetti in cui questi acari possono sopravvivere prima di trovare un organismo ospite. Questo, però, non significa che ci si può ammalare di scabbia solo ed esclusivamente frequentando ambienti sporchi o degradati, chiunque può essere “colonizzato”, indipendentemente dall’età, dalla propria igiene personale e dall’estrazione sociale.
Quindi una cosa da non fare è “ghettizzare” scuola i bimbi che si ammalano di parassitosi perché non è affatto detto che si siano presi la malattia perché meno puliti degli altri.
Detto questo, dal momento che la scabbia produce sintomi precisi, come il prurito intenso e la formazione di crosticine rilevate e arrossate in zone particolari del corpo tra cui ascelle, polsi e dita di mani e piedi, è bene rivolgersi subito al dermatologo per la profilassi necessaria.
Per debellare l’acaro e uccidere le uova deposte sottocute basta applicare sulla cute dei bimbi dei prodotti ad uso tipico a base di permetria al 5%, e in capo a 4 giorni saranno liberati dal parassita e pronti a tornare a scuola.
Se nell’istituto ci sono stati più casi di scabbia si procede a disinfestare tutti gli ambienti e si affiggono volantini che informano su cosa sia la malattia, come si trasmetta e con quali sintomi in modo che tutti i genitori osservino con attenzione i propri figli per scoprire precocemente eventuali segnali di contagio.
Difficilmente si genera un’epidemia di scabbia analoga a quelle dei pidocchi (frequenti soprattutto all’asilo), pertanto prevenire la malattia è molto facile, considerando che per il contagio ci vogliono contatti fisici prolungati.
E’ bene, quindi, in linea generale, seguire delle buone norme igieniche e preoccuparsi subito di portare dal medico e informare gli insegnanti quando i bambini manifestino pruriti “sospetti”. Per il resto, bisogna stare tranquilli, la scabbia è fastidiosa ma non grave, e si guarisce senza problemi.
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