Crescita
Neonato prematuro: 10 consigli per affrontare la nascita
Un bimbo che nasca prima del termine è più fragile, e spesso necessita di trascorrere un periodo in incubatrice per completare il suo sviluppo. Ecco come affrontare questa eventualità senza panico
Tutti i bambini che nascono prima della 37ma settimana di gestazione materna si definiscono prematuri, in quanto non hanno fatto in tempo a completare del tutto il proprio sviluppo intrauterino.
Detto questo, a seconda della fase della gravidanza in cui si verifica il parto (più o meno precoce), questi neonati manifestano maggiori o minori criticità, che naturalmente necessitano di terapie neonatali diverse.
Un bebè che venga al mondo dopo la 30ma settimana e che abbia un peso di almeno 1 kg e mezzo, andrà incontro a rischi moderati per la sua salute, e seppure necessiterà di un certo periodo di incubatrice, potrà presto lasciare l’ospedale senza troppi problemi.
Al contrario, i bimbi che nascano prima della 27ma settimana di gestazione e abbiano un peso inferiore al chilogrammo, rischiano di non riuscire a sopravvivere oppure di avere maggiori ripercussioni sulla loro salute futura.
I neo genitori di un neonato pretermine devono perciò affrontare un grande stress, perché non solo spesso vivono l’esperienza di un parto precoce e problematico, ma non possono neppure tornare a casa con il loro bambino.
Ciò che devono fare, invece, è osservarne dall’esterno lo sviluppo in incubatrice o in terapia intensiva senza poter fare nulla per migliorarne e accelerarne la crescita. Come vivere al meglio questa delicata fase di “attesa”? Ecco 10 consigli per i genitori dei bimbi prematuri:
- Non colpevolizzatevi. Spesso le mamme dei bimbi prematuri cercando di risalire alle cause del loro parto pretermine trovando nei loro stessi comportamenti in gravidanza le ragioni di quanto accaduto e sviluppano dei sentimenti di colpa che le fanno soffrire e certo non sono utili al bambino
- Parlate con altri genitori di prematuri e condividete timori e dubbi. Funziona come un gruppo di auto aiuto e permette ai neo genitori di stemperare la sofferenza per la situazione che devono vivere
- Instaurate un fecondo dialogo con i pediatri del nido e della terapie intensiva e non abbiate paura di “disturbarli” con i vostri dubbi. E’ bene essere consapevoli di tutto ciò che accade al proprio bebè e le terapie a cui viene sottoposto, essendo costantemente informati sulle evoluzioni della sua salute, ma soprattutto creare un rapporto di fiducia e di complicità con il personale medico ostetrico
- Abbiate il coraggio di chiedere aiuto e un supporto psicologico se la sofferenza, l’ansia e lo stress diventano soverchianti
- Se possibile, non abbiate timore di creare subito un contatto con il vostro bambino, anche in incubatrice. I bambini che nascono dopo la 30ma settimana possono infatti assumere il latte materno ed è bene che sia la stessa mamma a somministralo loro
- Parlate con il vostro bambino. Studi hanno dimostrato che i pretermine stimolati dalla voce materna crescono più in fretta, pertanto recatevi spesso nel nido o in terapia intensiva dove sono ricoverati i vostri bimbi e parlate loro con voce dolce e tranquilla (questo calmerà anche voi)
- Fate delle foto al vostro bebè e annotate su un quaderno i suoi progressi
- Svagatevi. Potrà sembrare un paradosso, ma per gestire lo stress dell’attesa quando non siete in ospedale cercate di impiegare il vostro tempo libero per prendervi cura di voi e per fare attività che vi rilassino, anche solo un’uscita al cinema e delle belle passeggiate nel verde
- Siate preparati ad ogni conseguenza e fatevi spiegare per filo e per segno come accudire al meglio il vostro bambino quando tornerà a casa per accelerarne lo sviluppo
- Cercate supporto familiare. Talvolta i genitori di bimbi prematuri tendono ad isolarsi. Meglio, invece, cercare il calore della famiglia e vivere con loro questa fase delicata della propria vita di neo genitori accettando il loro aiuto e sostegno
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Foto| via Pinterest