Crescita
Riflessi neonatali: cosa sono le abilità motorie?
I riflessi neonatali sono dei riflessi cosiddetti “arcaici” che i bambini possiedono già nell’utero e che anticipano lo sviluppo delle abilità motorie vere e proprie. Vediamo quali sono e quando scompaiono
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I riflessi neonatali, anche definiti innati, o arcaici, sono delle abilità istintive di mera “sopravvivenza” che il neonato possiede fin dalla nascita, anzi, che sviluppa durante i nove mesi della gestazione.
Questo corredo di facoltà istintive, gesti e movimenti necessari per la sopravvivenza extra uterina e che preludono allo sviluppo delle abilità motorie volontarie successive, in molti casi si perdono nei primi mesi di vita, ma è importante che fin dai primi momenti dopo il parto tali riflessi neurologici si manifestino tutti.
Ecco quali sono:
- Il riflesso di respirazione
- Riflesso di suzione (si manifesta già nel pancione, e spesso le ecografie mostrano il feto che si succhia il pollice)
- Riflesso di deglutizione
- Riflesso di prensione (il bebè tenta di afferrare ogni oggetto che gli arriva vicino), si perde dopo poco tempo dalla nascita
- Riflesso del collo teso (la tendenza del neonato supino a piegare il collo, spostando la testina da un lato, quello preferito), si perde dopo qualche mese dalla nascita
- Riflesso di Moro (il bebè se sollecitato da un brusco movimento o un rumore che lo spaventa tende ad allargar le braccine come in un abbraccio), si perde entro i primi 12 mesi di vita
- Riflesso di marcia automatica, che prelude al movimento volontario, a schema crociato, di spostamento sulle gambe
Come anticipato, tali riflessi istintivi neonatali possono permanere, e parliamo del riflesso di respirazione o di deglutizione, che sono vitali, oppure evolvere verso abilità motorie più sofisticate e comunque volontarie. Ad esempio, se nei primi mesi il bimbo non riesce a tenere la testolina eretta, dopo il terzo mese acquisisce questa abilità, che naturalmente dipende dal fatto che la muscolatura del collo si rinforza, riesce a tenersi dritto e dopo il quinto mese riesce anche stare in pozione perfettamente dritta.
Sempre nello stesso periodo il neonato “scopre” l’opponibilità del pollice, necessaria per manipolare e tenere stretti gli oggetti, comincia a strisciare per terra per spostarsi e poi a gattonare, sa mettersi in posizione eretta e mantiene la schiena ben dritta, oltre a cominciare a girarsi per cambiare posizione nella culla.
Entro i 12 mesi il piccolo è in grado di afferrare e manipolare gli oggetti da solo, anche perché ormai la coordinazione occhio mano è perfetta, impara a muovere i primi passi, e si coordina in modo sempre più sofisticato. E’ pronto per esplorare il mondo!
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Foto| via Pinterest