Salute e benessere
I doveri del pediatra di base: cosa dice la legge in Italia
Quali sono i doveri del medico pediatra che segue il bambino nei suoi primi anni di vita? Vediamo cosa prevede la legge del nostro Paese
Quando si diventa genitori, è importante preoccuparsi di scegliere un bravo pediatra di base che segua la crescita e la salute del bambino dai suoi primi anni di vita fino all’adolescenza.
Spesso mamme e papà si occupano di questa pratica ancor prima che il bebè venga al mondo, ma per la legge, se si decide di avvalersi delle prestazione di un professionista convenzionato, è necessario presentarsi alla propria Asl di riferimento muniti del certificato di nascita del bambino, oltre che dei propri documenti di identità.
In questo caso l’iter è il seguente: si seleziona uno o più nomi di professionisti presenti nella propria zona di residenza o nei comuni limitrofi dalla lista fornita dalla Asl, tenendo conto che ciascun medico può seguire un massimo di 800 bambini ciascuno (che sono tantissimi). La selezione deve basarsi su alcuni criteri come ad esempio la vicinanza dell’ambulatorio alla propria residenza, gli orari di reperibilità del medico, la disponibilità dello stesso, e anche le impressioni suscitate dal primo (importantissimo) incontro di conoscenza.
Una volta inserito il proprio bebè tra i piccoli pazienti del pediatra, egli avrà il compito di seguire il bambino fino ai suoi primi sei anni di vita, prolungabili fino ai 12 anni se i genitori non decidono di “passare” al medico di base. Se i genitori non sono soddisfatti delle prestazioni del medico, possono scegliere di far seguire il loro bimbo da un altro professionista pubblico, ovvero convenzionato dalla Asl, presentando una richiesta di revoca anche on-line, purché debitamente motivata.
Naturalmente è discrezione delle neo mamme dei neo papà quella di scegliere un medico privato, in questo caso ogni prestazione e ogni consulto dovranno essere retribuiti. Ma quali sono i doveri di un pediatra di base, ovvero cosa prevede la legge italiana in termini di prestazioni obbligatorie? Vediamo le prestazioni gratuite per le quali non si deve pagare nulla:
- Visite mediche generali, sia ambulatoriali che domiciliari
- Prescrizione di farmaci
- Richiesta di visite specialistiche
- Richiesta di ricovero ospedaliero e ingresso nel reparto dove è ricoverato il piccolo paziente
- Assistenza domiciliare programmata
- Certificati medici obbligatori (ad esempio per partecipare ad attività sportive non agonistiche o per la riammissione a scuola dopo malattie infettive contagiose)
- Sutura (con punti, e rimozione degli stessi) e medicazione di ferite superficiali
- Tampone orofaringeo
- Lavanda gastrica
- Fleboclisi (solo in caso d’urgenza e come trattamento unico)
- Vaccinazioni obbligatorie
La Asl può dare l’autorizzazione anche ad altre prestazioni gratuite come cicli di fleboclisi o di iniezioni endovenose e la somministrazione delle vaccinazioni non obbligatorie. Quali sono gli orari in cui ci si può rivolgere al pediatra di base? La reperibilità telefonica varia da professionista a professionista ed è in genere affissa sulla porta dell’ufficio o ambulatorio, mentre gli orari delle visite sono gli stessi per tutti, ovvero i seguenti:
- Giorni feriali: dalle 8 del mattino alle 20 della sera
- Giorni prefestivi: dalle 8 alle 10 del mattino
Fuori da questi orari è necessario rivolgersi alla guardia medica pediatrica. Quando il pediatra è in vacanza viene nominato dallo stesso un suo sostituito che seguirà il bambino con le stesse modalità del medico “ufficiale”.
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Foto| via Pinterest