Cronaca
Mamme da legare: Il papà aiuta la mamma dopo il lavoro: una cosa non scontata
Quando il mio compagno torna a casa la sera, dopo il lavoro, siamo entrambi distrutti.
L’unica che non sembra dare segni di cedimento è nostra figlia. Devo ammettere che, spesso, lo aspetto sulla soglia, pronta a “consegnargli” la bambina e guadagnare qualche minuto. I minuti preziosi non mi servono a leggere un libro o a fare il manicure, ma mi occorrono per pulire incrostazioni di cibo sapientemente sparso su cuscini e pareti o, più semplicemente, per fare una doccia.
Lui apre la porta e gli leggo la stanchezza nei movimenti, eppure gli occhi gli si illuminano alla vista della peste di 16 mesi. E, così, vado a cercare quel pezzetto di carne finito chissà dove e visto volare a ora di pranzo. Lui potrebbe tranquillamente dire “sono stanco, ho avuto una giornataccia”, ma non lo fa. A volte, al limite, mi chiede 2 minuti per cambiarsi prima di prendere la piccola.
L’aiuto del padre non è affatto una cosa scontata, almeno nella società italiana: la gestione dei figli è ancora una cosa prettamente femminile. Avendo le donne mille problemi nel conservare un lavoro una volta incinte o nel tornare a lavorare dopo la nascita dei figli, a causa di strutture scarse o costosissime, i bambini sono affidati solo alle loro cure, mentre l’uomo va “a guadagnare il pane”. E non vuole essere scocciato quando è sera.
Mio padre non era impegnato in alcuna lotta per i diritti delle donne, quando ero piccola (tanti, tanti anni fa. Non saprete mai quanti) eppure, quando usciva col passeggino per lasciare un po’ libera mia madre, si sentiva dire, scherzosamente ma non troppo, “ma non ce l’hai, una moglie?”.
Vedo i mariti delle mie amiche impegnati nel preparare pappe, cambiare pannolini, saltare coi figli sul divano: è cambiato qualcosa? Mah. A volte ho l’impressione di vivere in un’isola felice, mentre la maggior parte delle donne, fuori, se la vede da sola. Magari molti papà cambiano il pannolino, ma in quanti ti dicono: “lascia stare i pavimenti, li lavo io”?. Penso pochi. Casa e figli, l’altare delle donne. L’altare sacrificale delle donne.
A questo punto, se proprio i bambini devono stare solo con noi mamme, insegniamo loro a essere più collaborativi con le future, fortunate, compagne.
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