Salute e benessere
Rientro a scuola dopo la mononucleosi: quanti giorni dopo il contagio?
La mononucleosi è una malattia infettiva non grave ma molto contagiosa. Vediamo i tempi di incubazione e di trasmissione del virus in età pediatrica e quando il bambino può rientrare a scuola
Il rientro a scuola dopo la mononucleosi deve essere stabilito dal pediatra. Vediamo per quanti giorni il bambino deve restare a casa.
La mononucleosi, anche detta malattia del bacio, è un’infezione acuta molto contagiosa, ma non grave, che in età pediatrica e adolescenziale è piuttosto comune. Quando si può tornare a scuola dopo il contagio?
Rientro a scuola dopo la mononucleosi: dai sintomi al contagio
A provocare la mononucleosi è un virus della famiglia degli herpes, detto di Epstein-Barr, il quale, una volta entrato nell’organismo e aver scatenato la prima infezione, vi rimane per sempre (un po’ come l’herpes labiale che è lo stesso della varicella) pur senza dare più alcun sintomo o provocare malesseri. Di per sé la mononucleosi è una malattia benigna. Non necessita di cure particolari e soprattutto nell’infanzia. Spesso è quasi asintomatica, o comunque si risolve nel giro di due settimane con una dieta ricca di liquidi e tanto riposo.
Il contagio della mononucleosi è facilissimo tra i bambini, perché il mezzo di trasmissione del virus sono i fluidi corporei – soprattutto la saliva – ma anche il semplice contatto, per non parlare dello scambio di oggetti o indumenti. I sintomi più comuni, simili a quelli dell’influenza stagionale, sono:
- febbre (non sempre presente)
- rigonfiamento dei linfonodi (soprattutto quelli del collo)
- mal di gola
- senso di affaticamento e debolezza
- mal di pancia
- dolori muscolari
- eruzione cutanea (esantema) che regredisce in pochi giorni.
Ritorno a scuola: quanti giorni dopo il contagio?
Come anticipato, la mononucleosi guarisce da sola al massimo nel giro di due settimane, ma se il bambino la contrae nel periodo in cui frequenta l’asilo o la scuola quando può farvi rientro senza rischi di provocare un’epidemia? Consideriamo che l’incubazione di questa malattia infettiva è di circa un mese nei bambini e che la fase davvero contagiosa è la prima, il rientro a scuola viene stabilito dal pediatra dopo la valutazione delle analisi ematochimiche del piccolo (emocromo, VES, transaminasi), in genere quando i sintomi sono del tutto scomparsi.
E’ importante, però che il bambino si astenga dalle attività sportive (anche scolastiche) per qualche mese, per evitare il rischio di complicanze, soprattutto negli sport traumatici che possono provocare lesioni alla milza. Il rientro in classe sarà invece molto più rapido ma il piccolo sarà riammesso solo presentando il certificato medico presso il personale la direzione scolastica.