Gravidanza
Contraccezione in allattamento: quale metodo è più affidabile?
Durante l’allattamento una donna è meno fertile, ma questo non significa che non possa concepire anche se il suo ciclo mestruale non è ancora regolare. Vediamo il metodo contraccettivo più indicato in questa fase
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La contraccezione dopo il parto è molto importante anche se la neomamma allatta e il suo puerperio non si è ancora concluso.
In genere, infatti, la donna diventa nuovamente fertile quando ricomincia il suo ciclo mestruale dopo la nascita del bambino, che indica inequivocabilmente la ripresa dell’attività ovarica.
Il puerperio dura circa 40 giorni, concludendosi all’arrivo del primo flusso mestruale (chiamato capoparto), ma se la donna allatta al seno, il suo apparato riproduttivo rimane “dormente” più a lungo per effetto dell’ormone prolattina, e possono intercorrere anche sei-otto mesi prima che il suo ciclo mestruale riprenda regolarmente.
Durante questo periodo la neomamma si “riappropria” della sua sessualità, considerando che i rapporti intimi si possono riprendere, con cautela, tra i 20 e i 40 giorni dopo un parto regolare non problematico, ma il fatto che il suo ciclo non sia ricominciato, o non sia regolare, non significa che sporadiche ovulazioni non si possano verificare e, quindi, portare ad un nuovo concepimento.
Non è affatto raro che la neomamma resti di nuovo incinta a breve distanza dal parto anche in assenza di mestruazioni e in pieno allattamento, soprattutto se giovane. Ergo, se non desidera affrontare una nuova gravidanza a stretto giro di boa da quella precedente, è consigliabile che abbia rapporti sessuali protetti usando un buon metodo contraccettivo.
Ma quali sono gli anticoncezionali non incompatibili con l’allattamento al seno? Ebbene, ci sono diverse opzioni. La più consigliata e subito praticabile è l’uso del profilattico, sia maschile (più adatto soprattutto nei primi tempi della ripresa della vita sessuale), che quello femminile (il femidom).
In secondo luogo, anche senza che il ciclo mestruale sia tornato regolare, si può optare per la mini pillola, un contraccettivo ormonale a base di solo desostergel, un ormone progestinico che non interferisce con la produzione del latte ma protegge adeguatamente dalle gravidanza indesiderate. Questa pillola si può cominciare ad assumere circa un mese dopo il parto, ed è efficace per tutta la fase dell’allattamento, al termine della quale può essere sostituita, volendo, con la pillola tradizionale.
Il nostro consiglio è quello di domandare al proprio ginecologo quale sia il metodo contraccettivo ideale per voi durante la prima visita dopo il parto, sarà il medico stesso a prescrivervi eventualmente la mini pillola o indirizzarvi verso il metodo perfetto per le vostre esigenze e la vostra età.
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