Gravidanza
Disidratazione in gravidanza: sintomi, cause e cure
La disidratazione durante la gravidanza è una condizione che può insorgere soprattutto in estate, e che può diventare pericolosa. Vediamo quali sono i sintomi e come prevenirla e alleviarla
La disidratazione durante la gravidanza è una condizione potenzialmente pericolosa che può avere molte cause. La prima è, naturalmente, legata alla stagionalità. Una gestazione estiva, soprattutto quando il terzo trimestre cada nella fase più calda della bella stagione, è più a rischio di disturbi come la perdita di liquidi dovuta al sudore, spossatezza, cali di pressione, edemi e crampi.
In questi casi è necessario reidratarsi costantemente, non solo bevendo acqua. Spesso le donne nei primi mesi della dolce attesa tendono a non bere a sufficienza per colpa delle nausee, e quando queste siano accompagnare da vomito, il rischio di restare “a secco” di liquidi si fa certo maggiore.
Se, invece, la dieta è tropo ricca di cibi saporiti e salati, questo può portare a ritenzione dei liquidi che, però, non significa maggiore idratazione, al contrario porta solo a ristagni e disturbi della circolazione periferica, senza contare l’affaticamento per i reni.
Sudore, diarrea, vomito, insufficiente apporto di liquidi e una dieta povera di frutta e verdura (che contengono i sali minerali necessari per il benessere di mamma e bambino), scompensi metabolici, possono portare la futura mamma alla disidratazione, che si manifesta con questi sintomi:
- Gonfiore di gambe e caviglie dovute alla vasodilatazione che deve compensare la mancanza di liquidi
- Pressione bassa, tremori e formicolii
- Crampi muscolari (per la perdita di sali minerali tra cui magnesio e potassio che provocano squilibri elettrolitici e scompensi ormonali). I crampi possono interessare sia gli arti che anche l’addome, simulando le contrazioni
- Maggiore esposizione al rischi di contrarre infezioni alle vie urinarie come le cistiti
- Senso di confusione, deficit mnemonici
- Mal di testa
Come si previene e cura la disidratazione? La risposta è immediata: bevendo! Ci vogliono 3 litri di liquidi al giorno, tra acqua, tisane, spremute fresche e brodi, per garantire alla futura mamma la giusta idratazione. La dieta deve poi comprendere sempre abbondanti porzioni di frutta e di verdura a scelta, soprattutto in estate, che sono ricche di acqua, vitamine e minerali.
Eventualmente, se il medico lo ritenesse opportuno, si possono anche aggiungere delle integrazioni saline – le classiche bustine di prodotto granulare – per riequilibrare i livelli di minerali nel corpo.
Spezie come lo zenzero aiutano a tenere a bada la nausea gravidica, e per quanto riguarda l’acqua da bere, meglio sceglierne una oligominerale che alleggerisce i reni riducendo al minimo il rischio di calcoli e di infezioni alle vie urinarie. Al contempo si limiterà l’apporto di sale aggiunto e di alimenti speziati e conservati o affumicati nella dieta della futura mamma.
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Foto| via Pinterest