Salute e benessere
Quando dare gli antibiotici ai bambini?
I pediatri italiani hanno spesso redarguito i genitori per la troppa “leggerezza” con cui somministrano antibiotici ai loro bambini ai primi accenni di malanno. Ma quando, invece, questi farmaci sono necessari?
Argomento controverso, gli antibiotici sono stati, e possono essere tuttora dei farmaci salvavita per i bambini, a patto di somministrarli nel modo giusto e soprattutto quando ve ne sia davvero necessità. Si tratta di classi di medicinali – i primi furono le penicilline, ricavate dalle muffe – in grado di debellare i batteri, in particolare ciascuna famiglia di antibiotici è efficace su determinati tipi di batteri e non su altri.
Ergo, un’infezione del bambino provocata dall’azione patogena di un batterio, soprattutto se di una certa gravità, si può efficacemente risolvere proprio attraverso la somministrazione degli antibiotici specifici per quel germe.
Questo significa, altresì, che qualunque altro tipo di malattia infettiva, in particolare se provocata da agenti virali, non trarrà nessun giovamento dalla cura antibiotica che, al contrario, potrebbe ulteriormente indebolire il bambino e ritardare la sua guarigione.
Malattie comuni come ad esempio bronchiti, tracheiti, gastroenteriti o la classica influenza stagionale, provocate da virus, non vanno mai curate con antibiotici, ma solo con farmaci sintomatici ed eventualmente antipiretici (quando la febbre sia superiore ai 38° e mezzo) per aiutare il bambino a guarire prima, ma il suo sistema immunitario in questo caso ce la fa da solo a debellare l’infezione.
Detto questo, come si fa a capire che la malattia del bambino è di origine batterica e deve essere curata con gli antibiotici? Naturalmente è il pediatra a stabilirlo, attraverso specifici esami colturali (ad esempio in caso di cistite o di infezione alla gola), che sono utili anche per capire quale specifico batterio abbia infettato il piccolo e quindi quale sia l’antibiotico utile a farlo stare meglio.
In linea di massima ecco quali sono le principali infezioni batteriche generiche dei bambini (quindi non le malattie esantematiche batteriche che si conoscono benissimo, come la scarlattina):
- Otiti acute purulente
- Meningiti
- Polmoniti
- Cistiti (in questo caso serve l’urinocoltura)
- Ascessi di vario tipo
- Faringiti (la natura dell’infezione si diagnostica dopo il tampone faringeo)
Le cure antibiotiche ripetute sono molto pericolose perché provocano un indebolimento immunitario importante, cosa che espone i bambini a contrarre infezioni più facilmente, innescando un circolo vizioso. Pertanto mai somministrare gli antibiotici autonomamente, solo perché li abbiamo in casa e sono stati utili in altre occasioni.
La terapia va stabilita solo dal pediatra, che distinguerà caso per caso, ed è importante attenersi rigorosamente alle dosi e ai tempi della cura per essere sicuri di debellare del tutto il germe. Talvolta, infatti, anche se il bambino sembra stare meglio e i sintomi regrediscono, nel suo corpo i batteri sono ancora attivi e possono provocare ricadute o complicanze.
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