Educazione
Famiglie allargate: come gestire le vacanze dei bambini
Le vacanze delle famiglie allargate vanno pianificate con saggezza affinché non diventino fonte di stress. Vediamo qualche consiglio per la gestione dei più piccoli
Organizzare le vacanze estive dei bambini quando si fa parte di una famiglia allargata non è cosa semplice. Ci vuole flessibilità, buon senso, a naturalmente una sana pianificazione fatta per tempo affinché non emergano qui pro quo e contrattempi dell’ultimo minuto a proposito di chi debba occuparsi di chi.
La cosa migliore è sempre quella di dividere per due il lungo periodo delle vacanze estive dei figli considerando che una parte la faranno con il genitore con cui coabitano nel resto dell’anno, e l’altra parte con l’altro genitore ed, eventualmente, la sua nuova famiglia.
Sulla carta è abbastanza lineare, il problema sorge quando il bambino o i bambini abbiano difficoltà a relazionarsi con uno dei genitori o con i nuovi compagni di questi e con gli eventuali nuovi figli. Tuttavia, dal momento che le famiglia allargate sono anche un grande laboratorio di relazioni parentali da vivere giorno per giorno, con tanto amore, pazienza e buon senso da parte del genitore con cui vada meno d’accordo e con il nuovo o la nuova partner, anche il bambino più riottoso potrebbe rientrare dalla vacanza arricchito e con un nuovo senso di appartenenza familiare.
In buona sostanza, le vacanze estive possono diventare una bella occasione per rinsaldare proprio i rapporti famigliari più traballanti e problematici. Ma ci vuole un atteggiamento positivo da parte di tutti, tolleranza e capacità di modulare i comportamenti in base alle esigenze dei minori che devono venire sempre e comunque prima di quelle degli adulti.
Se, ad esempio, il bambino proprio non si trova bene e fa continua richiesta di essere rimandato dall’altro genitore, non glielo si dovrà negare, anche se fino all’ultimo si dovrà cercare di metterlo nella condizione migliore per stare bene proponendogli attività che lui ama me senza volersi mettere in competizione con l’altro genitore (cosa che sarebbe del tutto controproducente e che farebbe altro che alimentare le tensioni).
Una buona idea, poi è quella di fare una bella riunione di tutta la famiglia allargata per stabilire location e modalità della vacanza, dando ai minori l’opportunità di scegliere loro cosa preferirebbero, compatibilmente con le possibilità economiche. Un campeggio, un viaggio culturale in una città d’arte, una settimana in un villaggio turistico in una località di mare o un agriturismo in montagna… date ai piccoli l’opportunità di dire la loro, anche in relazione al tipo di rapporto che hanno già instaurato con i nuovi “membri” della loro famiglia.
Infine, c’è un’ultima opzione che spesso si rivela vincente. Entrambi o un genitore che abbia un nuovo partner potrebbe programmare almeno una parte della vacanza con il figlio o i figli di primo letto, diciamo così, da soli, per recuperare il rapporto e rinsaldarlo senza elementi “estranei”.
Ci saranno poi altre occasioni per stare di nuovo tutti insieme. La vacanza deve essere un momento dell’anno piacevole divertente per tutti, senza stress e senza litigi o tensioni, ecco perché è saggio organizzarla nei tempi giusti sempre nell’ottica del massimo beneficio per il minore, e dell’armonia tra tutti.
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Foto| via Pinterest