Cronaca
Bambini, tutti in piscina per diventare grandi e forti
Nuotare e crescere in salute. Moltissimi bambini praticano questo sport individuale con passione ed è perfetto per irrobustire il corpo.
Per definire il nuoto, un tempo si diceva, che fosse lo sport più completo. In realtà è ancora così e sono tantissimi i bambini che in acqua si divertono. Circa il 25 percento dei piccoli va in piscina durante l’anno con piacere e la fascia che “sguazza” con più passione è quella tra i 5 e i 14 anni. I genitori, molto spesso, però, si ricordano del nuoto con la bella stagione, perché la doccia, i capelli da asciugare, il freddo e l’umidità vengono spesso visti come uno scivolo diretto verso qualche raffreddamento.
Il nuoto fa bene anche d’inverno e se è consigliato a tutti, è molto utile per i bambini “gracili”, quelli che hanno muscoli poco sviluppati, perché aumenta la potenza muscolare, cioè come dicevano le nonne “irrobustisce”. È meno efficace invece per i bambini obesi, perché in acqua “galleggiano”, pertanto si muovono meno, con un minor dispendio calorico, per loro particolarmente importante.
Spiega il pediatra di Milano, Italo Farnetani. Tra le caratteristiche del nuoto, ci sono che è uno dei pochi sport (al pari con il nuoto) praticato da maschietti e femminucce in ugual misura. È uno sport individuale e di solito i bambini preferiscono quello a squadre. È seguito, per lui, da calcio e pallacanestro, e per lei è al secondo posto dopo la ginnastica artistica e al terzo la pallavolo.
Qual è l’età giusta per imparare? L’esperto sostiene che il momento migliore siano i tre anni. Detto ciò i corsi di acquaticità sono molto importanti: sono un momento di gioco in cui i bambini prendono confidenza con l’acqua. Ricordiamo, per esempio, che per il neonato l’apnea durante i primi mesi di vita è fisiologica, poi potrebbe avere paura di mettere la testa sotto l’acqua.
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Via | LaStampa