Educazione
L’amicizia si impara da bambini, come spiegarne l’importanza ai nostri figli
L’amicizia è un sentimento importante che bisogna imparare da piccoli, in famiglia e a scuola. E’ compito dei genitori e dei maestri introdurre l’argomento in maniera semplice anche aiutandosi con una favola, un libro, un cartone animato.
Dopo l’amore per la mamma, il sentimento successivo con cui vengono in contatto i bambini è l’amicizia. Nei confronti dei coetanei a cominciare dalla scuola materna, quando scoprono il piacere di stare insieme ad alcuni bambini, e sentono il bisogno di condividere con quei piccoli in particolare il gioco al parco e una festa anche nei pomeriggi dopo la scuola.
L’amicizia si impara da bambini ed è compito dei genitori educare i figli alla socializzazione, all’ accoglienza, al gioco con gli altri, alla difesa e al sostegno dei coetanei. Anche gli educatori e i maestri possono introdurre l’argomento fin dalla materna, insistendo durante il ciclo delle elementari quando iniziano i primi scontri e le “invidie” nei confronti del compagno di banco.
Nell’era del consumismo e dell’egoismo in cui tutto si dà solo per ricevere in cambio qualcosa, in cui l’oggetto dello scambio è rappresentato sempre da qualcosa di concreto, bisogna spiegare ai piccoli che bisogna dare, condividere, offrire consigli, dare ascolto, sostegno morale. La vera amicizia è importante (a qualunque età della vita) e deve essere spontanea: si fa qualcosa per qualcuno solo perché gli si vuole bene.
Per i piccini è più difficile comprendere, ma l’esempio in casa è importante per capire quanto sia importante donarsi per amicizia. E’ possibile farsi aiutare da un libro come “Il libro dell’amore e dell’amicizia” di Oscar Brenifier illustrato da Jacques Després, una favola come “Il leone e il topo riconoscente” di Esopo o un cartone animato come “My Little Pony – L’amicizia è magica”, la storia di una comunità di pony, pegasi e unicorni che imparano l’arte dell’amicizia, della condivisione e dell’aiuto reciproco.
Se i timori si fanno sentire, lo sconforto e le insicurezze vengono surclassate dalla solidarietà, dalla coesione, dal sostegno reciproco dei membri del gruppo. Gli adulti devono “seminare” affinchè il piccolo percorra una strada semplice e riesca così a tessere in maniera diretta delle relazioni che potranno accompagnarlo anche nel corso di tutta l’esistenza. Considerate che le amicizie “per la vita” nascono proprio tra i banchi di scuola…