Gravidanza
La depressione post partum si può evitare con l’aiuto dell’epidurale
Secondo uno studio cinese se la mamma si sottopone all’anestesia epidurale durante il parto i rischi che vada incontro ad una depressione post partum si riducono
La depressione post partum è una sindrome che colpisce circa il 15% delle neomamme nel primo periodo del puerperio, ma che in genere si risolve da sola in poche settimane. Si manifesta con sintomi come senso di inadeguatezza, sbalzi repentini di umore e irritabilità, crisi di pianto e ipersensibilità, disturbi del sonno e dell’appetito, tristezza.
Del resto, è anche naturale che una donna che abbia affrontato uno stress prolungato come la gravidanza e il parto, che incidono sia sul fisico che sulla psiche, possa avere qualche ripercussione dovuta anche all’influsso degli ormoni sul cervello.
Ma se questo rientra ancora nella normalità, c’è da dire che in un numero limitato di casi, la depressione post partum può assumere dimensioni allarmanti, prolungandosi nel tempo e necessitando di opportune terapie farmacologiche per alleviarne i sintomi.
Per aiutare le donne a prevenire o attenuare la depressione post partum, però, ci sono alcune strategie che, stando ad uno studio cinese recente, includono il ricorso, durante il parto naturale, all‘analgesia epidurale. La ricerca è stata condotta su un gruppo di circa 2mila neomamme, e ha scoperto che la percentuale di donne colpite da baby blues (come definiscono la depressione post partum gli americani), era del 14% in chi aveva partorito con l’epidurale, contro il 35% delle donne che non vi avevano fatto ricorso.
Non solo, sempre secondo lo studio cinse, la mamme che avevano dato alla luce il loro bebè “senza dolore”, erano anche più inclini ad allattare al seno rispetto alle altre. In questo caso la percentuale è del 70% contro il 50%.
Lo studio non spiega la ragione di queste significative differenze, ma i dati sono stati utilizzati dalla psichiatra americana Katherine L Wisner, Direttice del Asher Center for the Study and Treatment of Depressive Disorders e professoressa di Psichiatria e Scienze del comportanto, nonché di Ginecologia e Ostetricia presso la Northwestern University Feinberg School of Medicine (Chicago), per redigere un editoriale pubblicato sulla rivista Anesthesia & Analgesia.
Secondo la studiosa, infatti, il controllo del dolore durante il parto può effettivamente ridurre i rischi di ogni donna, ma in particolare dei soggetti predisposti, di incorrere nella depressione post partum nelle sei settimane successive alla nascita del bambino, ovvero il periodo più a rischio.
Pertanto, suggerisce l’esperta, nella terapia preventiva della depressione, l’uso dell’epidurale per controllare il dolore del parto dovrebbe poter essere utilizzata proprio per l’evidenza della sua efficacia, anche se ancora le cause dirette non sono chiare. La depressione post partum è un disturbo che si può prevenire, dunque, anche a partire dalle modalità del parto stesso, un dato di cui i medici dovrebbero tenere conto.
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Fonte| Anesthesia & Analgesia
Foto| via Pinterest