Crescita
Pubertà ritardata nei maschi: quando i bambini sono a rischio
La pubertà nei maschietti in genere comincia tra gli 11 e i 15 anni di età. Ma cosa accade quando lo sviluppo fisico ritarda troppo? Vediamo le possibili cause e quando intervenire
La pubertà nei maschi è in genere un pochino ritardata rispetto a quella femminile. Se le bimbe, infatti, cominciano a sviluppare i primi caratteri sessuali secondari che culmineranno nell’arrivo del menarca (prima mestruazione), già prima dei 10 anni, i bambini sperimentano queste prime modifiche non prima degli 11-12 anni.
Il range all’interno del quale i medici situano lo sviluppo puberale maschile considerato “normale” va quindi dai 10-11 ai 14-15 anni. Tuttavia, l’ingresso nella pubertà è molto legato ad altri fattori, come quello ereditario e quello ambientale.
Esistono, però, dei sicuri paramatri che permettono ad uno specialista di capire se un bambino sia a rischio di ritardo nello sviluppo puberale, cosa che potrebbe ripercuotersi negativamente sul suo percorso di crescita psico-fisica generale. Non sempre una pubertà ritardata ha cause patologiche, ma spesso un “blocco” di natura endocrinologica si può risolvere intervenendo al momento giusto.
Per questa ragione sarebbe utile sottoporre il ragazzino in crescita ad una prima visita andrologica per controllare che tutto proceda per il meglio, o per intervenire tempestivamente in caso di problemi.
Lì
La pubertà maschile, come quella femminile, si origina ad un certo momento della vita per stimolazione della ghiandola ipofisi (che si trova nel cervello), la quale induce la produzione degli ormoni sessuali (le gonadotropine) che a loro volta danno il via alla maturazione dei caratteri sessuali secondari, che nel ragazzino sono i seguenti:
- Ingrandimento dei testicoli e dello scroto (che assume un colore più rosso)
- Comparsa dei peli pubici e ascellari
- Acne (legata allo stimolo del testosterone sulle ghiandole sebacee)
- Emissione notturne di sperma
- Aumento dei muscoli
- Sviluppo in altezza
- Crescita della barba e infoltimento dei pali su altre zone del corpo tra cui gambe e torace
- Allungamento del pene (di pari passo con la crescita dei peli pubici)
- Cambiamento nella voce
Cosa devono fare i genitori che si accorgano che il loro bambino ancora a 14-15 anni non dà alcun cenno di voler crescere? Intanto, non fasciarsi la testa, e poi, come anticipato, sottoporre il piccolo ad un controllo. Questo includerà un esame clinico, dosaggi ormonali per vedere i livelli di ormoni androgeni e di testosterone, e anche un esame delle ossa e del peso.
Infatti i bambini troppo magri e inappetenti crescono con più difficoltà rispetto agli altri, perché lo stimolo normale viene mediato anche dal peso e in particolare da alcune proteine presenti nelle cellule adipose.
Disfunzioni endocrine come ipotiroidismo o iperprolattinemia possono ritardare lo sviluppo puberale, ma sono condizioni reversibili grazie ad opportune terapie. Per stimolare lo sviluppo nel bambino in caso di insufficiente produzione dell’ormone GH della crescita, ed evitare che rischi di restare troppo piccolo per la sua età, l’endocrinologo potrebbe prescrivere basse dosi di steroidi anabolizzanti o di testosterone, anche solo per qualche mese. In ogni caso non dovete preoccuparvi, anche in caso di scatto di crescita puberale ritardato i rimedi ci sono, basta rivolgersi con fiducia ad un bravo andrologo.
- Non dimenticate di scaricare la Blogo App, per essere sempre aggiornati sui nostri contenuti. E’ disponibile su App Store e su Google Play ed è gratuita.
Foto| via Pinterest