Cronaca
I problemi di adozione più comuni da affrontare
Rendersi disponibili all’adozione è una scelta d’amore che può rivelarsi molto stressante. Vediamo i problemi a cui vanno incontro i genitori adottivi
L’adozione di un bambino è sicuramente un atto d’amore da parte degli aspiranti genitori, ma anche un percorso sovente lungo e stressante, se non frustrante.
Le tante aspettative, le buone intenzioni delle coppie si scontrano con l‘iter burocratico noioso e le rigide regole che fissano in modo molto schematico e talvolta ingiustamente penalizzante i requisiti necessari all’adozione, quelle qualità che rendono i coniugi idonei ad accogliere e crescere un bambino non loro.
Lo scopo dell’adozione è, infatti, quello di rispondere al legittimo diritto di ogni bambino ad avere un famiglia, e quindi non ha nulla a che vedere con l’appagare il desiderio di una coppia infertile di avere un figlio.
I costi della adozioni, sia nazionali che internazionali, in termini di carte bollate e costi burocratici sono notevoli, senza contare che gli aspiranti genitori devono dimostrare di avere una certa solidità economica, altrimenti non sono giudicati idonei.
Anche la salute conta, sia fisica che psicologica. Se uno dei due coniugi, nell’attesa dell’adozione, si ammala, l’idoneità potrebbe essere messa in discussione. Una volta che, poi, l’iter sia andato a buon fine e il bambino arrivi nella nuova casa, scatta il periodo di un anno di affidamento preadottivo, molto delicato perché si “testa” l’effettivo buon inserimento, o meno, dell’adottato nella sua nuova famiglia.
Se il minore è un bambino grandicello o adolescente, i problemi di inserimento sono notevoli e i genitori devono imparare a far fronte a notevoli difficoltà con il loro nuovo figlio, specie se reduce da esperienze traumatiche (abusi, anni di affidi in famiglie diverse, povertà, l’aver vissuto in zone di guerra eccetera).
Talvolta può capitare che il bambino adottato metterà alla prova i nuovi familiari assumendo un atteggiamento fortemente umorale, apparendo a volte scorbutico o isolandosi. Compito delle mamme e dei papà adottivi è quello di farlo sentire sempre accolto e amato, ma senza forzature, senza rigidità, lasciandogli i suoi spazi e rispettando i sui silenzi, in modo che arrivi a fidarsi dei nuovi genitori e sappia che non verrà mai più abbandonato, qualunque cosa faccia.
Ci vuole tanta sensibilità, una preparazione adeguata maturata nel periodo precedente l’arrivo del minore, e tanta pazienza. Ma soprattutto tanto amore, amore incondizionato. Quel bimbo “nuovo” è infatti non una “tabula rasa”, ma una creatura che ha, soprattutto se già abbastanza cresciuto, un suo “passato”, spesso pesante, che va tenuto in conto e rispettato. Per questo è importante che la coppia di genitori adottivi sia ben consapevole di quello che comporta la propria scelta, che è una scelta per la vita.
- Non dimenticate di scaricare la Blogo App, per essere sempre aggiornati sui nostri contenuti. E’ disponibile su App Store e su Google Play ed è gratuita.